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Renzi: “Chissà se i ragazzi di ‘onestà, onestà’ proveranno la loro innocenza in tribunale”

Nella sua consueta enews settimanale, il segretario del Pd, commentando i guai del Movimento 5 Stelle a Roma, che rischia il rinvio a giudizio del sindaco Virginia Raggi, dichiara: “Dai tempo al tempo e vedremo se quelli che ci facevano la predica urlando ‘Onestà, onestà’ fuori dai palazzi riusciranno a provare la loro innocenza nelle aule di tribunale: cosa che ci auguriamo di cuore, per loro e per l’Italia. Perché noi siamo per la giustizia non per il giustizialismo. Perché noi siamo garantisti sempre, non a giorni alterni. Tempo al tempo, amici. Senza fretta. Saranno mesi interessanti”.
A cura di Charlotte Matteini
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Matteo Renzi lancia una stilettata al Movimento 5 Stelle e al sindaco di Roma Virginia Raggi, che stando a recenti indiscrezioni sarebbe vicina al rinvio a giudizio per la vicenda relativa alle nomine di Renato Marra e Salvatore Romeo. Nella sua ultima enews settimanale, il segretario del Partito Democratico, parlando dell'inchiesta Consip che vede coinvolti in qualità di indagati il padre Tiziano Renzi e il ministro dello Sport Luca Lotti, commenta: "Dai tempo al tempo e scopri che prima o poi la verità su CONSIP verrà fuori. Si continuano a fare gli show in Parlamento e sui giornali per una presunta fuga di notizie, per un presunto concorso esterno in traffico di influenze. Fateci caso: sono sempre le stesse notizie, identiche, che ritirano fuori ciclicamente ogni tre mesi, nulla di nuovo, nulla. Bene, noi stiamo dalla parte della verità e chiediamo solo di accertare i fatti. Ma continuiamo a domandare: non vi fa accapponare la pelle l’ipotesi che siano state costruite prove false contro esponenti delle Istituzioni? Qualunque sia il nome, qualunque sia il ruolo: sono state falsificate le prove o no? Durante lo show di questi giorni non ne ha parlato nessuno, ma questo è il punto. Vogliamo la verità. Solo la verità. Tutta la verità. Se poi fosse possibile averla presto, ancora meglio. Altrimenti aspettiamo: non c’è fretta, per noi. Ma su questa vicenda non molliamo di un centimetro. Arriverà il giorno in cui qualcuno dovrà portare le prove, no? Possibilmente vere, non costruite a tavolino. Li aspetteremo con pazienza. Tempo al tempo". In seguito, nella chiusura della enews, Matteo Renzi evidenzia: "Dai tempo al tempo e vedremo se quelli che ci facevano la predica urlando ‘Onestà, onestà' fuori dai palazzi riusciranno a provare la loro innocenza nelle aule di tribunale: cosa che ci auguriamo di cuore, per loro e per l’Italia. Perché noi siamo per la giustizia non per il giustizialismo. Perché noi siamo garantisti sempre, non a giorni alterni. Tempo al tempo, amici. Senza fretta. Saranno mesi interessanti".

Cambiando poi argomento, il segretario del Pd tesse le lodi del cosiddetto anticipo pensionistico sociale: "Dai tempo al tempo e scopri che oltre 10mila persone aderiscono all’Anticipo Pensionistico (APE), voluto con forza nei MilleGiorni per consentire ad alcune categorie di lavoratori di andare in pensione prima, nonostante la Legge Fornero. Migliaia di persone hanno visto la data della pensione sgusciare via di mano ogni anno. Noi abbiamo deciso di affrontare questo problema. Quando nello scorso autunno abbiamo annunciato questo intervento, ci hanno subissato di critiche e di fischi. L’ennesimo spot renziano, non funzionerà mai. E invece funziona. Eccome se funziona. E questa è solo APE sociale e precoci. Quando arriverà quella volontaria – bloccata dai tradizionali ritardi della burocrazia centrale – vedrete che i numeri cresceranno ancora. Vorrei dire grazie a tutti, ma soprattutto una persona che ha creduto all’APE quando non ci credeva nessuno: Tommaso Nannicini. Il successo di queste ore è innanzitutto un successo suo. Un brindisi a chi lascia il posto in (leggero) anticipo, sperando che anche questo aiuti i giovani a entrare prima nel mondo del lavoro. E un abbraccio a tutti quelli che durante le trasmissioni televisive dell’autunno ci riempivano di critiche. Era una promessa, adesso è una legge. La filosofia del passo dopo passo è quella vincente. Da luglio arrivano anche gli aumenti per le pensioni minime. Tempo al tempo".

"Noi ci occupiamo di contenuti diversi. Noi cerchiamo di parlare degli argomenti veri. Per noi è più importante cambiare le norme, trovare i soldi e dare a migliaia di persone la possibilità di andare in pensione anticipata anziché stare a urlare contro la Fornero in TV, insultando una donna per il solo fatto di essere stata ministro e inveendo contro il mondo. Il populista abbaia ai problemi, il politico prova a risolverli. Abbiamo un anno di campagna elettorale davanti a noi. La faremo così. Pacati ma solidi. Senza urlare e senza inseguire gli altri. Il dibattito sulle coalizioni e le risse da talk show lasciamolo agli altri, noi – nel frattempo – facciamo politica", conclude Renzi.

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