Renzi: “Berlusconi a capo della Convenzione per le riforme? Inaudito”

"Pensare di far fare a Berlusconi il padre costituente è francamente inaudito". Matteo Renzi, intervenendo al Festival della Tv dei Nuovi Media, a Dogliani, ribadisce un concetto già espresso questa mattina. Insomma, bene il Governo delle larghe intese (visto che "non c'era alternativa") ma "perchè devo dargli la possibilità di riscrivere la Costituzione per i prossimi 50 anni?". Dichiarazioni che si inseriscono nella polemica odierna tra il Popolo della Libertà ed il Partito Democratico, che per bocca di Fassina e Violante aveva espresso la propria contrarietà all'ipotesi di vedere il Cavaliere in sella alla Convenzione dei 75 per le riforme istituzionali caldeggiata dal Presidente del Consiglio Enrico Letta.

Cosa che, del resto, sembra essere la sola sulla quale il Sindaco di Firenze si dichiara d'accordo con i dirigenti democratici, cui non risparmia più di una stoccata polemica: "Nella campagna per le primarie mi criticavano perché dicevo che dovevamo prendere il voto dei delusi del centrodestra, e ora anziché i delusi abbiamo i ministri del centrodestra. […] Prodi, Bersani e D'Alema in pratica si sono rottamati da soli".

Il futuro di Renzi è però sempre nel Pd, come ammette rivelando di essere determinato a non prendere alcuna scorciatoia nei prossimi mesi, come invece ha fatto "oggettivamente" Enrico Letta: "Io avrei voluto l'incarico di premier, ma passando dalle primarie. Ho perso le primarie, quindi non avrei voluto una scorciatoia". Infine un "avviso ai naviganti": "Per me fare politica non è posizionamento tattico ma dare un a prospettiva al paese per i prossimi 20 anni".