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Renzi apre a Pisapia, ma l’ex sindaco rifiuta: “Se ci tiene davvero, facciamo le primarie”

L’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, leader del movimento di sinistra Campo Progressista, frena sull’apertura di Matteo Renzi a un’eventuale alleanza: “Non si può fare un apertura dopo mesi e mesi in cui abbiamo cercato un’alleanza di centrosinistra in discontinuità e soprattutto dopo una sconfitta come quella di ieri che presupponeva coalizioni diverse”.
A cura di Charlotte Matteini
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Per ben due volte il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ha dichiarato di guardare favorevolmente al progetto dell'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia. La prima volta, pochi giorni fa, durante una diretta Facebook, ha commentato, rispondendo a uno spettatore: "Noi ci siamo. Spero anche Giuliano. Ma dipende da lui, perché noi siamo pronti", mentre la seconda volta, secondo indiscrezioni, dopo la disfatta dell'accordo sulla legge elettorale siglato con M5S, Forza Italia e Lega Nord, l'ex presidente del Consiglio avrebbe ribadito il proprio interesse e sostenuto che "l'unica via d’uscita è un cambio di direzione repentino, con destinazione Pisapia. Al Senato la soglia è all’8%, ma diventa il 3% per i partiti coalizzati", abbandonando dunque l'idea di una riedizione delle larghe intese con il partito di Angelino Alfano o con il centrodestra di stampo berlusconiano.

A quanto pare, però, a Giuliano Pisapia proprio non piace l'apertura di Matteo Renzi e durante un'intervista concessa a SkyTg24 frena e dichiara: "La cosa mi colpisce è che io sono per il massimo dell'unità ma non si può fare un apertura dopo mesi e mesi in cui abbiamo cercato un'alleanza di centrosinistra in discontinuità e soprattutto dopo una sconfitta come quella di ieri che presupponeva coalizioni diverse. Bisogna ragionarci, ma partendo dalla considerazione che un'alleanza con il centrodestra è un'alleanza perdente".

"Se davvero vuole la coalizione di centrosinistra, faccia le primarie. Poi vediamo chi le vince", ha aggiunto Pisapia parlando ai microfoni di Radio Popolare. "Dopo mesi in cui ci stiamo impegnando nella costruzione di un nuovo centrosinistra radicalmente innovativo, ampio e aperto, in cui siano rappresentate le tante anime dell'ambientalismo, della sinistra, del civismo, dell'associazionismo, del volontariato laico e cattolico, in discontinuità col passato, leggo di una proposta da parte del segretario del Pd quantomeno insolita. Per di più arrivata poche ore dopo il tentativo fallito della segreteria del Pd di far approvare, con coalizioni diverse, una legge elettorale che avrebbe portato all'ingovernabilità o a larghe intese con la destra. Rimango sempre favorevole al dialogo ma tenendo fermo il punto che qualsiasi alleanza con il centrodestra è contro i nostri valori, oltre che un inganno agli elettori".

Insomma, dalle parole di Pisapia sembra non esserci grande disponibilità a trattare un'alleanza in vista delle prossime elezioni politiche, una frenata probabilmente dettata anche dal fatto che l'apertura è intervenuta proprio a ridosso del fallimento dell'accordo sulla legge elettorale, che ha sostanzialmente messo il Partito Democratico di Matteo Renzi "con le spalle al muro".

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