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ReI, 485 euro al mese per le famiglie, da oggi si può fare domanda: coinvolti 700mila minori

Da oggi, primo dicembre, è possibile presentare domanda per avere accesso al Reddito di inclusione, una misura che prevede lo stanziamento di 485 euro al mese per le famiglie più povere. A usufruirne dovrebbero essere 700mila minori in tutta Italia.
A cura di Stefano Rizzuti
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Da oggi si può presentare domanda per il Reddito di inclusione, la misura grazie a cui le famiglie che hanno un reddito basso, con Isee inferiore ai seimila euro, potranno avere 485 euro al mese per un totale di 5.824 euro l’anno. “Da oggi in vigore il Reddito di inclusione – ricorda il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni su Twitter -. Un primo passo importante. Contrasto alla povertà e incentivo all’inclusione sociale su tutto il territorio nazionale. La crescita economica aiuta i più deboli”.

Una circolare Inps ricorda come funziona il ReI e come presentare domanda. Inizialmente la misura riguarderà famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati. L’importo potrà essere al massimo di 485 euro al mese. Il Reddito di inclusione spetta alle famiglie più povere e potrà essere erogato per un massimo di 18 mesi e rinnovato per non più di 12 mesi. Il ReI è incompatibile con la fruizione della Naspi o di altri ammortizzatori sociali da parte di qualsiasi componente della famiglia.

Come presentare domanda

La domanda dovrà essere presentata nei comuni o in altri punti di accesso individuati dagli stessi comuni. Il modello fornito dall’Inps è scaricabile sul sito dell’istituto di previdenza. Sono poi le amministrazioni locali a comunicare le informazioni contenute nelle domande all'Inps entro 15 giorni dalla ricezione della richiesta. L'Inps verifica le condizioni del possesso dei requisiti entro cinque giorni. In caso di esito positivo l'Istituto riconosce il reddito di inclusione a condizione che venga firmato il progetto personalizzato.

ReI, 700mila minori coinvolti

Tra i possibili beneficiari del Reddito di inclusione ci sono 700mila minori su un totale di 1,8 milioni di potenziali destinatari, secondo quanto rimarcato da Save the Children. “Si tratta di bambini spesso colpiti da deprivazioni che riguardano aspetti essenziali della loro vita come la salute, la nutrizione, l’educazione”, spiega Raffaella Milano, direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children. “Affinché la strategia di contrasto alla povertà – aggiunge – sia efficace, è necessario che al Rei, che rappresenta un positivo passo avanti, siano affiancate adeguate misure rivolte in modo mirato ai bambini e ai ragazzi in condizioni di svantaggio”.

Secondo i dati di Save the Children, in dieci anni le famiglie in condizione di povertà assoluta con minori sono quintuplicate, passando dal 2% del 2006 al 10% del 2016: attualmente sono 669mila i nuclei in tale situazione di disagio, per un totale di 1.292.000 bambini (il 36% dei quali ha meno di 6 anni), che rappresentano il 12,5% della popolazione sotto i 18 anni nel paese. Il numero di minori in povertà assoluta ha registrato, in un solo anno (dal 2015 al 2016), un incremento del 14%. Il nuovo sussidio nazionale entrerà in vigore dal primo gennaio 2018: nella fase di prima applicazione, fino al 30 giugno, ne beneficeranno potenzialmente circa 500mila nuclei familiari, di cui 420mila con minori. Da luglio, quando il sussidio diventerà universale (vengono meno i requisiti familiari e sussistono solo quelli economici), i nuclei saliranno a 700mila.

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