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Reggio Emilia, i suoi capretti vengono sbranati dai lupi: “Ora ho paura per i miei nipoti”

La proprietaria degli animali massacrati da un branco di lupi: “Temo per i miei nipoti che vengono qui a vedere i pulcini”.
A cura di S. P.
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“Avevo sette caprette: sono state tutte sbranate dai lupi. L’unica superstite, di pochi mesi, l’ho trovata su un rialzo in cemento, vicino alla parete del magazzino: belava terrorizzata e disperata, non l’ho mai sentita belare così”. Sono le parole della signora Catia Stacchezzini, una donna residente nella provincia di Reggio Emilia che qualche mattina fa ha scoperto l’ennesima strage a opera di lupi a Fogliano, dove lei aveva alcuni animali in un terreno recintato. Il drammatico racconto della signora è apparso sulla Gazzetta di Reggio. La donna ha raccontato di allevare polli, galline e caprette per consumo domestico e che per le caprette, all’interno del recinto che delimita la proprietà, è stato installato un piccolo recinto aperto, non difficile da scavalcare. “Lunedì mattina poco prima delle 8 un vicino di casa, passando, ha visto delle carcasse di animale e quella capretta che si lamentava – ha spiegato la signora –. Avevo sette capretti: tre erano nati in maggio, le altre erano le mamme, tra le quali una incinta con due gemelli. È l’unica che i lupi non hanno mangiato, non so perché”.

A sbranare gli animali un branco di lupi – Le guardie venatorie dell’Atc3 Collina hanno constatato che sicuramente a sbranare gli animali è stato un branco di lupi, almeno tre o quattro. La donna ha spiegato che già qualche giorno prima avevano notato che erano spariti alcuni animali ma che aveva pensato a un ladro. La proprietaria degli animali, raccontando quanto accaduto, ha voluto esprimere la sua preoccupazione non tanto per il danno economico ma per i pericoli che lei e altre persone possono correre a causa dei lupi: “Sto pensando di non tenerle più, per l’incolumità dei miei nipotini, che vengono qui a vedere i pulcini. Perché finché il lupo trova da mangiare va bene, ma quando non ne troverà più? Spinto dalla fame, potrebbe aggredire un bambino? Non sono tranquilla”.

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