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Reggio Emilia, 28enne torna a casa a piedi dopo la discoteca: travolto e ucciso da un’auto

Albert Begjanov, operaio 28enne di origini uzbeke, rincasava a piedi dalla discoteca. Alle 3.45 è stato investito da un’Alfa Romeo. Inutili i tentativi di soccorso. Ora il conducente della vettura è accusato di omicidio stradale.
A cura di Biagio Chiariello
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Un’altra tragedia della strada, ancora una volta avvenuta nel cuore della notte. Un ragazzo di 28 anni è stato investito e ucciso a Reggio Emilia. Un impatto violentissimo che non ha dato scampo Albert Begjanov, giovane di 28 anni di origine uzbeka travolto da un’auto mentre attraversava a piedi via Fratelli Manfredi, all’altezza dell’intersezione con via Mugnone. Erano circa le 3.40. Il giovane stava tornando a casa dopo aver trascorso una serata in discoteca con gli amici. Abitava a pochi chilometri di distanza dalla Fonderia Italghisa, in via Grossi. A investire Begjanov è stata un’Alfa Romeo che procedeva verso Sesso, in uscita dall’abitato cittadino. Alla guida della vettura c’era un 33enne reggiano, V.F., poi sottoposto all’alcoltest dalla polizia municipale giunta per i rilievi di legge. Il risultato verrà consegnato alla procura, al pm Valentina Salvi, che deve decidere se disporre autopsia sul corpo del 28enne, ora all’obitorio di Coviolo.

Ora il 33enne deve rispondere di omicidio stradale. Sembra che l’automobile abbia impattato contro il pedone nella parte destra del frontale, forse dopo aver tentato di evitarlo fino all’ultimo. Ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. Il 28enne è deceduto poco dopo, nonostante i soccorsi portati dal 118. A dare l’allarme sono stati altri automobilisti, tra cui due tassisti, tra i primi a prestare soccorso Begjanov, le cui condizioni sono apparse subito disperate. Di ricostruire la dinamica dell’incidente. Se ne occuperà occupando la polizia municipale locale. La prima cosa da stabilire, oltre allo stato del guidatore dell’auto al momento dello schianto, è dove si trovasse la vittima, e se in quel frangente stesse tentando di attraversare la strada. Albert era giunto a Reggio Emilia pochi anni fa: aveva seguito la madre giunta nel nostro Paese per lavoro, e che con lei ha portato i due figli.

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