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Reggio Calabria: diede fuoco a una casa con bambini romeni, arrestato boss ‘ndrangheta

Individuato l’autore di un incendio appiccato il 27 febbraio all’abitazione di fortuna in cui aveva trovato riparo una donna rumena di 46 anni senza fissa dimora, che ospitava quel giorno altri connazionali con bambini.
A cura di Susanna Picone
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Su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria dalle prime ore di questa mattina gli investigatori della Polizia di Stato stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una persona ritenuta un elemento di vertice della ‘ndrangheta. Si tratta di Antonino Labate, sessantotto anni. L’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria ha consentito di individuare in Labate l’autore materiale di un incendio appiccato il 27 febbraio scorso a un’abitazione nella zona sud di Reggio Calabria. L’obiettivo del boss della ‘ndrangheta era quello di uccidere gli stranieri – si tratta di sei romeni – che la occupavano. Nella casa, da quanto emerso, aveva trovato riparo una donna romena di quarantasei anni senza fissa dimora, che ospitava quel giorno altri connazionali con due bambini in tenera età. Gli occupanti della casa stavano festeggiando un compleanno quando improvvisamente si accorsero delle fiamme che divampavano all’interno e riuscirono appena in tempo a mettersi in salvo scavalcando una finestra posteriore che dava su un cortiletto circondato da alti muri di cinta.

Il litigio per dei sacchetti di spazzatura – Secondo quanto accertato dagli investigatori, il boss durante un litigio quella mattina aveva picchiato con un bastone la donna che occupava l’immobile con i suoi ospiti, con la minaccia di "bruciarli vivi" per aver abbandonato alcuni sacchetti di spazzatura accanto all’ingresso di un podere di sua proprietà. I Vigili del Fuoco e le Volanti erano accorsi sul luogo per domare le fiamme, appena scattato l'allarme al servizio 113 della Questura. Tentato omicidio plurimo e incendio doloso aggravati dalle modalità mafiose sono i delitti che la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria contesta all'uomo.

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