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Reggio Calabria: denunciato falso cieco, dovrà restituire 60mila euro

Il falso cieco, di 72 anni, è stato scoperto a Bagnara Calabra dai finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria. I numerosi pedinamenti hanno evidenziato che le capacità visive dell’uomo non erano così compromesse: ristrutturava casa senza problemi.
A cura di Susanna Picone
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Dal 2003 beneficiava di una pensione di invalidità a carico dell'Inps con l'aggiunta dell'indennità di accompagnamento per le gravi condizioni documentate essendo stato riconosciuto affetto da una patologia agli occhi. Ma in realtà i finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno evidenziato che le sue capacità visive non erano poi così compromesse. L’uomo, un 72enne di Bagnara Calabra, sarebbe stato insomma un "falso cieco". Le Fiamme Gialle, dopo aver assunto informazioni dall'Inps e dalle Aziende Sanitarie Locali del territorio, hanno avviato accertamenti sul suo conto, sottoponendo a continua osservazione il presunto invalido. Come hanno spiegato i finanzieri, i numerosi pedinamenti avrebbero appunto evidenziato una situazione completamente diversa dal quadro clinico prospettato, desumibile dalla documentazione sanitaria. Il 72enne era infatti autonomo nelle normali attività quotidiane, al punto da riuscire a dirigere i lavori di ristrutturazione del suo appartamento, partecipare a cerimonie ed eventi o passeggiare per le vie del paese.

La Procura di Reggio Calabria ha disposto il sequestro dei beni – Da quanto emerso, dodici anni fa all'uomo era stata riconosciuta la pensione di invalidità e in seguito avrebbe simulato l'esistenza di uno stato di cecità assoluta tale da renderlo completamente incapace di vedere con l'ulteriore riconoscimento dell'indennità di accompagnamento. Il 72enne è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per truffa aggravata ai danni dello Stato: dovrà restituire all'Inps tutta la somma percepita indebitamente e cioè circa 60 mila euro. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha anche disposto il sequestro dei beni immobili dell'indagato fino a concorrenza degli importi indebitamente percepiti.

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