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Regeni, il governo egiziano: “Impegno per fornire all’Italia le ultime immagini di Giulio”

Il ministro degli Esteri egiziano tenta di rassicurare l’Italia sul caso Regeni: “Non appena recuperemo le immagini girate dalle telecamere nella metropolitana del Cairo, il nostro impegno sarà quello di fornirle agli inquirenti italiani”. Ma il “procuratore è indipendente” e spetterà a lui decidere.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo egiziano prova a rassicurare ancora una volta l’Italia e cerca di garantire di “portare a termine la vicenda” della morte di Giulio Regeni per cui si dice “determinato a fare tutto il possibile” pur di raggiungere questo risultato. Nello specifico, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha parlato durante la seconda giornata di Med – dialoghi Mediterranei, evento che si svolge a Roma, assicurando che “non appena la società europea che abbiamo incaricato recupererà le immagini girate dalle telecamere nella metropolitana del Cairo, il nostro impegno sarà quello di fornirle agli inquirenti italiani”.

Le ultime immagini di Giulio Regeni all’interno della metro nel giorno in cui è scomparso al Cairo potrebbero quindi, se recuperate, essere messe a disposizione degli inquirenti italiani. Il segno dell’impegno del governo egiziano nei confronti di quello di Roma potrebbe però non essere sufficiente, perché “il procuratore – come spiega ancora il ministro del Cairo – è indipendente e deciderà in merito”. “Non vogliamo essere segnati da questo incidente e riconosciamo che l’impatto che ha avuto è stato pesante”, aggiunge.

"Siamo determinati a fare tutto il possibile per poter portare a termine la vicenda” della morte del ricercatore italiano “in maniera soddisfacente per tutti”, sostiene ancora il ministro tornando poi sulla cancellazione di quel video: “Le immagini registrate dalle telecamere di fronte all’abitazione di Giulio Regeni al Cairo sono state cancellate, esiste un sistema informatizzato”. “Quanto tempo passerà non lo sappiamo, ma è un impegno vero, ufficiale, che è già stato preso. Io come governo mi impegno alla collaborazione”.

Il ministro parla della collaborazione tra Italia ed Egitto, spiegando che è la prima volta nella storia che la procura del Cairo stringe un così stretto rapporto con quella di un altro paese: “Le procure hanno collaborato molto bene, è la prima volta che un procuratore egiziano è così aperto a collaborare e ha consentito a una rappresentanza estera di partecipare e avere accesso a dati. Questa collaborazione continuerà, il procuratore è autonomo ma il governo incoraggia a continuare a collaborare perché i rapporti tra i due paesi sono molto importanti per entrambi e non vogliamo che questa vicenda nuoccia al rapporto” con l’Italia.

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