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Referendum, secondo un sondaggio solo un cittadino su 10 conosce bene la riforma

Stando a un’indagine di Demopolis, il 42% ha affermato di conoscerla a grandi linee. Un terzo ha ammesso di averne sentito solo parlare; mentre il 14% ha confessato di non saperne nulla.
A cura di C. T.
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Mancano poche settimane al referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre. Secondo un sondaggio condotto dall'istituto Demopolis, però, la percentuale di italiani che dichiara di aver compreso i cambiamenti che arriverebbero qualora vincesse il ‘Sì' è ancora bassa. Solo poco più di un cittadino su dieci ha dichiarato di conoscere la riforma nella sua totalità, mentre il 42% ha affermato di conoscerla a grandi linee. Un terzo ha ammesso di averne sentito solo parlare; mentre il 14% ha confessato di non saperne nulla. Secondo il direttore di Demopolis Pietro Vento, "non sembra creare grande passione la sfida referendaria che peserà sul futuro volto politico ed istituzionale del Paese".

Se si votasse oggi – ferma restando un'affluenza in lieve crescita, al 54% – il 26% degli elettori non sarebbe ancora in grado di decidere come votare. Una percentuale vicina al 36% voterebbe ‘Sì', mentre poco più del 38% opterebbe per il ‘No'. Demopolis ha ripercentualizzato i dati in proiezione elettorale, in assenza di quanti non hanno ancora deciso, e ha rilevato che il 48,5% confermerebbe la riforma, il 51,5% la boccerebbe. Secondo l'Istituto, gli incerti oscillerebbero tra il 45 ed il 52% per il ‘Sì', e tra il 48% ed il 55% per il ‘No'.

Da aprile ad agosto, il ‘Sì' ha perso dieci punti, passando dal 58 al 48%; ne ha riguadagnati due dopo l'annuncio del Governo Renzi di alcune misure della legge di Stabilità – come, ad esempio, quelle riguardanti Equitalia -; ed è poi tornato al 48,5% odierno. Secondo il direttore Vento, il trend "tracciato negli ultimi mesi", non fa altro che confermare "l’incertezza e la fluidità di un voto che appare sempre più condizionato dalla polarizzazione sulla figura di Matteo Renzi".

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