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Referendum, Renzi mostra la “scheda per il Senato”: “Cittadini eleggeranno i senatori dopo riforma”

“Le prime casette di Amatrice sono in realizzazione da oggi, le prime 20 saranno pronte prima di Natale”, ha inoltre annunciato il premier Matteo Renzi in diretta social da Palazzo Chigi, dedicata al referendum del 4 dicembre.
A cura di Susanna Picone
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“Voglio dire prima di tutto, una cosa istituzionale che vale per tutti. Per me è fondamentale, prima di entrare nel merito delle bufale sul referendum dire una bella parola su quello che sta avvenendo ad Amatrice: entro Natale arrivano le prime 20 casette”, ha esordito così il premier Matteo Renzi aprendo il #matteorisponde di questa sera. Un appuntamento che il presidente del Consiglio, in attesa del referendum di domenica 4 dicembre, ha dedicato principalmente alle “bufale” del No: “Questa è una serata che dedichiamo a chi non odia, ci sono alcune persone che utilizzano in modo virale la propaganda, le bufale e la rete. Si può non essere d'accordo su tutto ma dimostriamo che noi non viviamo di propaganda”, così da Palazzo Chigi. Renzi ha quindi elencato quelle che lui considera le venti bufale principali che girano sul referendum ma anche sulla attività di governo, come ad esempio l’elezione dei senatori, l’articolo 70 “troppo lungo e complicato”, il rischio di “deriva autoritaria”, il tema del combinato disposto, e ancora tra le altre cose il “cedere sovranità all’Unione europea” fino ad arrivare a chi lo critica per il nuovo aereo di stato.

Il fac-simile della scheda del nuovo Senato se vince il sì – “I cittadini eleggeranno il nuovo Senato”, ha affermato Renzi nella diretta social da Palazzo Chigi spiegando che, se entrerà in vigore la riforma, i futuri senatori saranno eletti dai cittadini. Il premier ha mostrato anche il fac-simile della nuova scheda del Senato “riformato”, quello a numero ridotto previsto se passa il sì al referendum. “Con la legge elettorale che sarà fatta in caso di vittoria del sì”, ha detto, “gli elettori potranno decidere sulla scheda quale consigliere regionale andrà in Senato, metteranno il nome e cognome del candidato scelto all'interno del loro partito”. “Questo referendum è una grande occasione per cambiare l’Italia”, ha aggiunto il premier, che ha anche “risposto” a Grillo che chiedeva di non votare col cervello dicendo, invece, di farlo insieme al cuore. “Perché Grillo dice così? – ha quindi chiesto il premier – “Perché se si entra nel merito alcuni dei nostri amici a 5 stelle votano sì”. Renzi ha inoltre detto di confermare il suo impegno a cambiare l’Italicum “e chiedo alle altre forze di farlo insieme”.

La "buona notizia" su Taranto – Prima di chiudere la diretta social Renzi ha dato “la buona notizia su Taranto” che aveva promesso in apertura. “In queste ore – ha annunciato il premier – si è conclusa la negoziazione tra la famiglia Riva e Ilva e oltre 1 miliardo arriveranno dalla famiglia Riva come compensazione grazie al lavoro di tutte le autorità. Questi soldi, alla fine quasi 1,3 miliardi, andranno a risanare Taranto e l'Ilva”. Il premier ha definito la polemica sui bambini di Taranto come una "polemica che fa male".

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