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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza, per eludere i controlli sulle spese basta comprare un’altra carta

Il monitoraggio sulle spese effettuate con la tessera del reddito di cittadinanza – che potrebbe anche saltare per rispetto della privacy – è in realtà più complicato del previsto: come dimostra la trasmissione Di Martedì c’è il rischio che il beneficiario usi la sua Rdc card per comprare un’altra tessera (prepagata o ricaricabile) su cui non si potranno effettuare controlli.
A cura di Stefano Rizzuti
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Eludere i controlli sul tipo di spese effettuate dai beneficiari del reddito di cittadinanza sembra essere meno complicato del previsto. A dimostrarlo è Di Martedì, la trasmissione di La 7, che in un servizio ha fatto vedere come sia possibile utilizzare la Rdc card per acquistare un’altra carta di credito e spendere i soldi ricevuti con quella, su cui certamente non è possibile effettuare controlli. Finora è previsto che con la tessera si possano fare prelievi per un massimo di 100 euro mentre non si capisce ancora bene quali spese si potranno effettuare e quali no. La certezza è che si potrà utilizzare la card per gli acquisti all’interno di negozi di prima necessità, come nel caso di un supermercato. E proprio nel supermercato si potrebbe quindi acquistare una tessera ricaricabile per spendere i soldi senza alcuna verifica. La prova è stata fatta da Di Martedì utilizzando una card definita “gemella” a quella del reddito di cittadinanza. Nel servizio è stata acquistata una carta di credito ricaricabile al supermercato e si è deciso di acquistare poi un gratta e vinci, per dimostrare come non ci sia alcun problema a effettuare una spesa di questo genere. Che sarebbe invece vietata per i beneficiari del reddito, essendo considerata – secondo la vecchia definizione di Luigi Di Maio – una spesa “immorale”.

In realtà il vincolo dell’acquisto e i controlli sulle spese effettuate potrebbero sparire anche per la Rdc card: un emendamento al decretone approvato al Senato prevede che lo Stato possa monitorare solo il totale delle cifre spese, senza andare a guardare – per una questione di privacy – le modalità in cui i soldi vengono effettivamente spesi e per cosa. A definire le regole sarà comunque un successivo decreto ministeriale.

Come si può utilizzare la Rdc card

In attesa di un nuovo decreto, quindi, fa fede ciò che viene riportato sul sito del reddito di cittadinanza per capire a cosa serva la tessera e come utilizzarla. Il beneficiario riceverà un’apposita carta di pagamento elettronica (non riconoscibile) emessa da Poste italiane. Con quella card sarà possibile “effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo ed effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo”. La card si potrà utilizzare anche per l’acquisto di beni e servizi di base. È invece “vietato l’utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità”.

Il beneficio deve essere utilizzatoentro il mese successivo a quello di erogazione”, altrimenti l’importo non speso (o non prelevato) viene sottratto nel mese successivo. Non viene dunque chiarito se è possibile acquistare con la Rdc card altre carte ricaricabili o prepagate, magari in negozi della grande distribuzione che vendono beni e servizi di base. E si potrà, magari, acquistare anche carte specifiche come quelle di Amazon o di servizi di streaming audio e video.

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