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Reddito di cittadinanza, M5s: “Dati su povertà dimostrano quanto è squallido chi getta fango”

Il Movimento 5 Stelle, con un post sul blog delle stelle e sul blog di Grillo, assicura che il reddito di cittadinanza si farà e partirà a inizio 2019. Commentando i dati sulla povertà, il M5s aggiunge: “Di fronte a questa drammatica fotografia della realtà mostrata dall’Istat risulta ancora più squallido chi ha il coraggio di gettare fango sul reddito di cittadinanza”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il reddito di cittadinanza non si tocca e si farà a partire dai primi mesi del 2019: questo è il succo del messaggio lanciato dal Movimento 5 Stelle con un post pubblicato sul blog delle stelle. Parole riprese anche da Beppe Grillo con lo stesso post sul reddito di cittadinanza pubblicato anche sul suo blog personale. “Il reddito di cittadinanza ci sarà e partirà nei primi mesi del 2019”, si legge in un articolo che parte dai dati Istat, secondo cui il “29% delle persone residenti in Italia sono a rischio povertà o esclusione sociale, il 10,1% si trova in condizioni di grave deprivazione e l’11,8% vive in famiglie in cui nessuno dei componenti ha la possibilità di lavorare”. Proprio per questo, secondo il M5s, è “urgente e fondamentale una misura come il reddito di cittadinanza. Di fronte a questa drammatica fotografia della realtà mostrata dall’Istat risulta ancora più squallido chi ha il coraggio, ancora oggi, ogni giorno in tv e sui giornali, di gettare fango sul reddito di cittadinanza”.

Il M5s prova a spiegare a chi serve il reddito di cittadinanza:

Serve a quel bambino che non trova il piatto a tavola la sera; serve a quel padre di famiglia che ha perso il lavoro e che si sente ferito nell’orgoglio perché non riesce a dare alle persone che ama tutto quello che meriterebbero; serve a quel giovane scoraggiato che sta pensando ad un biglietto aereo low cost di sola andata, perché vede mortificato il proprio talento e oscurato il proprio futuro; serve a tanti NEET, ossia coloro che né lavorano né si formano, che i Governi precedenti hanno abbandonato sul divano rendendoli dei fantasmi; serve a migliaia di laureati, che dopo anni di studio non vedono ripagati i sacrifici fatti da loro e dalla loro famiglia; serve a quei nonni e a quelle nonne, sotto forma di pensione di cittadinanza, che dopo aver lavorato una vita e averci lasciato in eredità questo Paese, sono costretti a rovistare nell’immondizia o a morire di freddo in casa perché non possono accendere i termosifoni.

I ciarlatani che, di fronte a questa triste realtà che è sotto i nostri occhi ogni giorno, minimizzano o addirittura sbeffeggiano il valore sociale del reddito di cittadinanza, dovrebbero guardarsi allo specchio, tirare fuori un briciolo di umanità e vergognarsi – si legge ancora –. I rappresentanti della vecchia classe politica e tutti i soloni della carta stampata che blaterano di assistenzialismo, rinchiusi nei loro salotti e nei loro circoli privati, hanno per anni ignorato completamente le condizioni reali in cui versa una parte così consistente dei nostri concittadini. Ci sono cinque milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà assoluta”.

Il post del M5s si chiude con una rassicurazione nei confronti degli elettori pentastellati: “Il reddito di cittadinanza ci sarà e partirà nei primi mesi del 2019. Non diamo mancette, diamo una opportunità. Non facciamo assistenzialismo, diamo una mano a rialzarsi e rimettersi in gioco. Chi si sente tradito, umiliato, abbandonato, senza speranza, finalmente tornerà ad avere uno Stato che gli tende la mano e che gli dice: ‘io non ti lascio solo, torna a credere nel tuo futuro’. Il MoVimento 5 Stelle è e sarà sempre a fianco dei cittadini italiani”.

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