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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza, lettera di Luigi Di Maio: “La scintilla che mancava al Sud del Paese”

Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio scrive una lunga lettera ai giornali del Sud Italia per spiegare alcuni aspetti del reddito di cittadinanza: “Non è solo una carta prepagata, la misura serve per far incontrare domanda e offerta di lavoro e serve per incoraggiare gli imprenditori ad assumere”.
A cura di Redazione
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A pochi giorni dalla presentazione del sito web sul quale sarà disponibile tutta la documentazione per accedere al beneficio del reddito di cittadinanza, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio decide di scrivere una lunga lettera ad alcuni quotidiani diffusi nel Mezzogiorno, per spiegare perché, nella sua lettura, la misura del governo costituisce “la scintilla che mancava per far esplodere le nostre intelligenze, le nostre competenze, le nostre eccellenze”.

Il vicepresidente del Consiglio considera il reddito di cittadinanza il “ritorno dello Stato sociale”, una netta inversione di tendenza rispetto alle politiche dell’austerity, una “misura di politica attiva del lavoro e di welfare per il cittadino e le famiglie”. Il punto centrale, spiega, è non considerare il reddito di cittadinanza semplicemente come una carta prepagata su cui verrà caricato l’importo fino a un massimo di 780 euro:

Il Reddito di Cittadinanza serve per far incontrare domanda e offerta di lavoro e serve per incoraggiare gli imprenditori ad assumere. Il meccanismo che abbiamo trovato è semplice. Il Reddito di Cittadinanza prevede che le aziende che offrono un lavoro ai cittadini che ne possono beneficiare, abbiano diritto ad un incentivo che va da un minimo di cinque fino ad un massimo di 18 mesi dell’assegno previsto per quelle persone. Nel caso di uno che prima non aveva reddito, un importo pari a 780 euro.

Per il Mezzogiorno, il reddito di cittadinanza va poi incrociato con l’altra misura fortemente caldeggiata dal Movimento 5 Stelle: la decontribuzione al 100% dagli oneri Inps, sul 2019 e il 2020, per quelle imprese che nel Sud assumeranno con contratti stabili under35 o cittadini disoccupati da più di 6 mesi”.

Continua Di Maio:

In sostanza: per le imprese che già accedono alla decontribuzione dagli oneri Inps subentrerà anche il credito di imposta per la parte residua di beneficio maturata dal neo assunto. Morale della favola: un imprenditore del Sud che assumerà un percettore di Reddito di Cittadinanza ad aprile 2019, pagherà zero euro di tasse su quel lavoratore fino a ottobre 2020. In pratica ogni assunto al sud porta in dote all’azienda da un minimo di 18.000 euro fino a 30.000 euro. Questo è un segno concreto, l’inizio di un percorso nuovo per il Sud del Paese.

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