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Ravenna, gesto shock: ignoti affondano barche dedicate all’attività di ragazzi disabili

“Tutti i ragazzi si impegnano, sanno che possono crearsi un’attività, ci credono. E noi li aiutiamo. Poi arrivano certi soggetti ed ecco cosa succede”, hanno commentato con un pizzico di sconforto dalla cooperativa proprietaria delle due piccole imbarcazione usate per insegnare ai ragazzi i rudimenti del difficile mestiere del pescatore.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Assurdo e brutto episodio nelle scorse ore a Ravenna dove ignoti si sono accaniti sulle barche di una cooperativa sociale dedicate all'attività di ragazzi disabili, danneggiandole e affondandole dove erano depositate. La scoperta venerdì mattina quando era prevista una nuova uscita in mare con l’obiettivo di insegnare ai ragazzi i rudimenti del difficile mestiere del pescatore. Quando il gruppo è arrivato al capanno, infatti, si è accorto che le due barche  giacevano sul fondale con lo scafo tutto bucherellato. Particolari che non lasciano dubbi sulla matrice dolosa dell'episodio anche se la mano che ha messo in atto il gesto al momento resta ignota.

"Abbiamo due imbarcazioni, una in legno e una in vetroresina. Stiamo insegnando a questi ragazzi il mestiere da un paio di settimane. Questo è un ambiente strano, è ovvio. Ma sembrava che ci avessero accettato. Ci avevano anche indicato una zona dove pescare. Però di notte qui c’è diversa gente" ha ammesso al Resto del Carlino uno dei dipendenti della cooperativa "Sara" che ha il compito di insegnare ai ragazzi sordomuti il mestiere. Un gesto comunque strano visto che i ragazzi non rappresentano certo una minaccia concorrenziale per gli altri pescatori. "Per ora lavoriamo in perdita. Spesso torniamo a terra senza aver preso nulla" ha sottolineato infatti l'operatore. "Tutti i ragazzi si impegnano, sanno che possono crearsi un’attività, ci credono. E noi li aiutiamo. Poi arrivano certi soggetti ed ecco cosa succede” hanno commentato con un pizzico di sconforto dalla cooperativa. Sul caso indagano i carabinieri dopo la denuncia della cooperativa ma nel frattempo il gruppo si è rimesso già all'opera per riparare le imbarcazioni con l'obiettivo di tornare al più presto a lavorare in mare.

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