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Ravello Festival si apre nel segno di Wagner sul Belvedere di Villa Rufolo

Torna il Ravello Festival nel segno di Wagner. Sabato 30 giugno il concerto di apertura sul palco verticale del Belvedere di Villa Rufolo sarà affidato al maestro Esa-Pekka Salonen, alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra, di ritorno dopo il successo riscosso nella precedente edizione. Un ricco programma di musica e danza fino a fine agosto.
A cura di Redazione Cultura
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Torna il Ravello Festival, in uno dei luoghi più suggestivi al mondo, e lo fa nel segno della sua vocazione originale: nel nome di Wagner. Il concerto di apertura sul palco verticale del Ravello 2018 sarà affidato al maestro Esa-Pekka Salonen, alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra, di ritorno dopo il successo riscosso nella precedente edizione. Appuntamento dunque per sabato 30 giugno sul Belvedere di Villa Rufolo per l'inaugurazione di un ricco programma di musica e danza che si chiuderà, sempre nel segno di Wagner, il 25 agosto con l'Orchester der Deutschen Oper Berlin, diretta da Donald Runnicles.

Wagner a Ravello: il programma

Il concerto inaugurale di Ravello#2018 diretto dal maestro finnico si aprirà con il "Preludio all’opera Tristano e Isotta" (1865), che in sede di concerto si lega senza soluzione di continuità alla conclusione dell’opera (la "Morte d’amore d’Isotta"), così da formare una sorta di concentrato dell’opera, attraverso alcuni dei suoi più straordinari motivi conduttori. L’incipit del "Preludio" è forse uno degli attacchi più importanti della storia della musica, avviando quello struggimento senza fine che avvinghia i due amanti fino a quella che Wagner definiva "la voluttà estrema: la volontà di morte, la volontà del non essere-più".

Il brano successivo del programma serale è tratto dalla prima giornata della "Tetralogia", "L’anello del Nibelungo", la "Valchiria" (1870). Si tratta dello struggente addio che il dio Wotan rivolge alla figlia più amata, la valchiria Brünnhilde, condannata a diventare mortale e ad essere addormentata su una roccia in attesa che l’eroe Sigfrido la risvegli e la faccia sua sposa. Il concerto wagneriano si chiude con tre momenti celeberrimi tratti dall’ultima giornata della "Tetralogia", "Il Crepuscolo del Dei" (1876): il primo è la maestosa Alba che saluta l’unione di Sigfrido con Brünnhilde e il viaggio di Sigfrido sul Reno, itinerario dell’eroe verso il suo tragico destino; il secondo è la "Marcia funebre di Sigfrido", che riassume la “vita dell’eroe” ucciso a tradimento dal perfido Hagen; il terzo è la scena dell’Immolazione finale di Brünnhilde, la quale si brucia, dopo aver compianto Sigfrido, sancendo la fine del tempo degli Dei.

Chi è Esa-Pekka Salonen

Salonen, compositore e direttore d’orchestra di fama mondiale, guida dal 2008 la celebre formazione inglese fondata nel 1945 dall’impresario e produttore inglese Walter Legge. Il musicista finnico è il quinto Direttore Musicale (Salonen ricopre anche la carica di Direttore artistico), dopo Herbert von Karajan, Otto Klemperer, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli e Christoph von Dohnanyi.

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