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Rapisce, stupra e uccide un bimba di 9 anni, il corpo mai ritrovato: pedofilo uscirà dal carcere

Samantha Knight, 9 anni, scomparve da casa sua vicino Sidney il 19 agosto 1986. Michael Guider è stato condannato nel 1996 per sessanta reati sessuali contro altri 11 bambini, ma solo nel 2001 si è venuto a sapere che era il responsabile di uno dei crimini irrisolti più importanti d’Australia. A giugno uscirà dal carcere.
A cura di Biagio Chiariello
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Il pedofilo che ha drogato, molestato e ucciso Samantha Knight, più di 30 anni fa, è destinato a uscire dal carcere. Michael Anthony Guider sarà rilasciato dal Metropolitan Special Programs Center di Long Bay il 6 giugno a meno che il governo australiano del New South Wales non decida diversamente. Il 69enne non ha mai espresso pubblicamente alcun rimorso per aver ucciso Sam, il cui corpo non è mai stato ritrovato.

La scomparsa di Sam nel 1986 a Bondi, vicino alla casa di sua madre, nella periferia orientale di Sydney, ha portato ad una delle più grandi ricerche nella storia australiana ed è rimasta un mistero per 15 anni. Guider stava scontando una condanna a 16 anni comminata nel 1996 per 60 reati contro 11 bambini quando la polizia si rese conto della sua responsabilità in uno dei crimini irrisolti più importanti della storia del Paese. Fu arrestato e accusato dell‘omicidio di Sam nel febbraio 2001.

L’uomo (all’epoca poco più che 30enne) aveva molestato Sam per la prima volta quando viveva con sua madre Tess a Manly nel 1984 e nel 1985. Ha rapito la bambina nei pressi di casa sua in Imperial Avenue, Bondi, dopo la scuola, il 19 agosto 1986. In seguito Guider dichiarò di aver drogato Sam con del sonnifero e che la piccola sarebbe morta per overdose nel suo salotto. Ha detto agli investigatori di aver seppellito Sam a Cooper Park nella vicina Bellevue Hill, ma di aver disseppellito il suo corpo 18 mesi dopo, quando ha visto degli operai vicino alla sua tomba. Ha quindi spostato  i resti di Sam in una discarica al Royal Sydney Yacht Squadron a Kirribilli, dall'altra parte del porto.

Michael Anthony Guider negli anni Ottanta
Michael Anthony Guider negli anni Ottanta

Il Procuratore Generale dello Stato, Mark Speakman, si è mosso per bloccare il suo rilascio e tenerlo dietro le sbarre per un altro anno. Venerdì scorso, Speakman ha presentato una richiesta alla Corte Suprema in cerca di un ordine di detenzione permanente di 12 mesi contro Guider, nonché un ulteriore ordine di supervisione esteso di cinque anni. Parlando con Daily Mail Australia, il procuratore ha detto che il secondo ordine avrebbe "condizioni rigorose che controllano dove vive l'autore del reato, dove può andare e con chi può relazionarsi".

Secondo quanto ricostruito molte delle vittime di Guider, tra cui Samantha, erano bambini a cui l’uomo all’epoca faceva babysitter, dopo aver fatto amicizia con i loro genitori. L’uomo dava vita ad “un gioco malato” in cui chiedeva alle vittime di rimanere fermi “come statue” mentre si denudava e toccava i genitali dei bambini. Ha anche scattato migliaia di foto dei piccoli che avrebbe stuprato mentre erano sotto gli effetti di droghe. Guider – che ha lavorato come giardiniere – ha affermato che alcune delle mamme dei bimbi di cui ha abusato “conoscevano i suoi crimini, ma a loro non importava nulla”.

Samantha Knight
Samantha Knight
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