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Raid razzista a Sulmona, due arresti: accoltellarono migrante nel centro d’accoglienza

Sono stati arrestati oggi i due aggressori che lo scorso 12 giugno hanno fatto irruzione in un centro d’accoglienza e hanno accoltellato un migrante, urlando: “Mo questi qua li uccido uno a uno”. L’accusa è tentato omicidio con l’aggravante della discriminazione razziale.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora un'aggressione contro i migranti. Lo scorso 12 giugno a Sulmona, vicino L'Aquila, due uomini si sono scagliati contro un profugo, accoltellandolo dopo aver fatto irruzione nel centro di accoglienza degli immigrati in corso Ovidio. Questa mattina Serafino Di Lorenzo, 39 sulmonese e Nicola Spagnoletti, 46 anni, originario della Toscana, sono stati arrestati su ordine di custodia cautelare in carcere con l'accusa di tentato omicidio con l'aggravante della discriminazione razziale. Il provvedimento è stato firmato dal Gip, Marco Billi, su richiesta del Pm, Stefano Iafolla.

I due assalitori si sono introdotti di sera. Sono saliti fino al terzo piano della struttura, minacciando gli ospiti con una pistola scacciacani e un coltello di piccole dimensioni. "Mo questi qua li uccido uno a uno", questa era una delle frasi urlata da uno dei due uomini, come mostra un video, in cui sono ben visibili le armi utilizzate.

Gli immigrati hanno cercato di difendersi, e nel corso dei momenti concitati della discussione un ventitreenne proveniente dal Gambia, è stato colpito con un coltello al fianco sinistro. In quell'occasione i due violenti furono solo denunciati. Subito dopo l'arresto di oggi sono stati rinchiusi nel carcere di Sulmona in attesa dell'interrogatorio di convalida che dovrebbe svolgersi lunedì mattina.

Il centro chiuderà per inagibilità

Entro lunedì tutti i 24 richiedenti asilo ospiti del centro di accoglienza di Sulmona dove è avvenuta l'irruzione dovranno essere trasferiti. Lo ha disposto la Prefettura dell'Aquila a seguito della perizia fatta eseguire dal presidente dell'Asp n.2 Casa Santa dell'Annunziata, proprietaria dell'immobile adibito a centro di accoglienza. L'esame ha rilevato che "le verifiche di sicurezza non risultano soddisfatte poiché il coefficiente di sicurezza è inferiore all'unità per ciascun caso analizzato". Da qui la decisione del Presidente Armando Valeri di chiedere il trasferimento degli attuali ospiti in altri centri di accoglienza. I 24 migranti saranno trasferiti nei centri di accoglienza di Avezzano, Alfedena, Civita D'Antino e Roccacinquemiglia. La chiusura del centro di accoglienza profughi di Sulmona farà perdere il posto di lavoro a 11 persone tra mediatori ed altre figure professionali.

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