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Raddoppia la tariffa per comprare i farmaci durante la notte

Il decreto Lorenzin, in vigore dal 9 novembre, prevede un aumento del costo sui farmaci venduti la notte. Il supplemento per l’acquisto in farmacia nelle ore notturne raddoppia, passando da 3,87 euro a 7,50 nelle città con più di 3mila abitanti. Per comuni al di sotto di questa soglia di abitanti, il supplemento sarà di dieci euro.
A cura di Stefano Rizzuti
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Comprare i farmaci in orario notturno costerà di più. Precisamente, il supplemento per l’acquisto in farmacia durante la notte raddoppia, passando da 3,87 euro a 7,50. Si tratta di una novità prevista dal decreto ministeriale firmato da Beatrice Lorenzin pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 ottobre ed entrato in vigore il 9 novembre. L’ultimo adeguamento del sistema di tariffe risale a 25 anni fa.

Il supplemento sarà di dieci euro per le farmacie rurali sussidiate, ovvero quelle che fanno parte di comuni con meno di 3mila e 300 abitanti, e di 7,50 euro per le farmacie urbane (più di 5mila abitanti) e rurali non sussidiate (centri con più di 3.300 abitanti). L’aumento tariffario è previsto anche per le preparazioni galeniche.

Nel decreto Lorenzin pubblicato in Gazzetta Ufficiale si legge:

Per la dispensazione di uno o più dei medicinali effettuata durante le ore notturne, dopo la chiusura serale, secondo gli orari stabiliti dalla competente autorità sanitaria,  spetta un diritto addizionale di € 7,50 alle farmacie urbane e rurali non sussidiate e di € 10,00 alle farmacie rurali sussidiate. Per la dispensazione di uno o più dei  medicinali effettuata dalle farmacie rurali sussidiate durante le ore di chiusura diurna spetta un diritto addizionale di € 4,00. I diritti addizionali sono dovuti soltanto quando la  farmacia effettua servizio a ‘battenti chiusi’ o ‘a chiamata’. I diritti addizionali non sono dovuti quando la farmacia effettua servizio a ‘battenti aperti’.

In sostanza, i diritti addizionali sono dovuti in due casi. Il primo è quello dei battenti chiusi, ovvero quando la farmacia ha la porta chiusa ma il farmacista si trova al suo interno: una formula possibile durante le ore notturne (per ragioni di sicurezza) e durante l’intervallo nel pomeriggio. Il secondo è quello del servizio a chiamata, cioè quando la farmacia è chiusa e il farmacista non è al suo interno. In caso di necessità è infatti possibile chiamare i numeri indicati sulla porta dell’esercizio e il farmacista deve intervenire nel minor tempo possibile, solitamente massimo 30 minuti dal momento della chiamata. Questa formula viene consentita durante la notte e nell’intervallo pomeridiano e nei comuni più piccoli anche nel periodo pomeridiano.

Il decreto prevede anche supplementi per alcune categorie di medicinali: quelli contenenti sostanze pericolose per la salute umana e quelle ritenute dopanti. In particolare, “al fine di compensare i costi connessi all’assolvimento degli ulteriori adempimenti – si legge ancora nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale – è dovuto un supplemento pari a 2,50 euro per le preparazioni dei medicinali contenenti: una o più sostanze pericolose per la salute umana, riportate nella tabella della Farmacopea ufficiale italiana; e una o più sostanze il cui impiego è considerato doping”.

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