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Quota 100, 40mila posti vacanti nella scuola: senza assunzioni le classi diventano alveari

Tra quota 100 e legge Fornero il prossimo anno scolastico rischia di vedere oltre 40mila in meno tra docenti e personale amministrativo ai nastri di partenza. Per evitare che le classi di studenti si trasformino in alveari, è urgente l’assunzione di nuovo personale: al vaglio del governo un emendamento che permetterà di stabilizzare i precari di terza fascia.
A cura di Redazione Cultura
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Sono all'incirca 8500 le richieste del personale scolastico che hanno già chiesto il pensionamento anticipato con quota 100. Aggiungendo gli oltre 27mila tra docenti e personale amministrativo che andranno normalmente in pensione con la legge Fornero e stimando ulteriori domande da qui all'anno venturo, il rischio secondo fonti interne al Miur sarebbe quello di arrivare all'inizio del prossimo anno scolastico 2019/2020 con un numero variabile tra i 40mila e i 45mila lavoratori della scuola in meno. Un disastro che rischierebbe, senza rimedi tempestivi, di trasformarsi in uno tsunami per il sistema formativo del nostro Paese, di cui a pagare le conseguenze saranno gli studenti.

Secondo il ministero, in ogni caso, non c'è da allarmarsi e, anzi, al contrario la stima di 40mila è largamente sotto la cifra allarmistica dei 70mila che avrebbero difatti significato una catastrofe. Resta in ogni caso, al di là dell'ottimismo ministeriale, un numero altissimo di lavoratori del mondo della scuola che andranno via. Il turnover mediamente stimato ogni anno è sui 30mila, siamo quindi già a livello abbastanza più alti. Senza considerare che già quest'anno dei 50mila lavoratori da inserire, la metà delle assunzioni in programma è andata vacante.

Quota 100 e legge Fornero: pochi docenti nella scuola primaria

In particolare, il vulnus si creerà nella scuola dell'infanzia e primaria, considerato che in questi giorni stanno scegliendo di andare in pensione e di usufruire di quota 100 soprattutto i docenti di questo particolare indirizzo, data l'attività usurante del loro lavoro a contatto con piccoli e piccolissimi.  Per evitare, dunque, che le classi di allievi dall'anno prossimo si trasformino in alveari, si sta lavorando a far partire il più rapidamente possibile i nuovi concorsi. L’obiettivo è quello di offrire una corsia preferenziale ai precari di terza fascia. È al vaglio del Governo un emendamento che tra i titoli valutabili sarà valorizzato in particolare il servizio svolto presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, al quale sarà attribuito un punteggio fino al 50% del punteggio attribuibile ai titoli.

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