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Quali sono i diritti dei consumatori di droghe leggere

Qual è la differenza tra detenzione di droghe per uso personale e detenzione ai fini di spaccio? In quali casi si possono usare i cannabinoidi a scopi terapeutici?La Coalizione italiana per le Libertà e i Diritti civili ha cercato di fornire un quadro normativo di riferimento per i consumatori di droghe leggere.
A cura di Annalisa Cangemi
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Quali sono i diritti del consumatore di cannabis? L'uso personale di droghe leggere è reato? Per rispondere a queste e ad altre domande la società civile si organizza per difendere i diritti dei consumatori. La Coalizione italiana per le Libertà e i Diritti civili (CILD) è una rete di 35 organizzazioni si è attivata per fornire un quadro normativo chiaro ai consumatori di droghe e per lanciare una campagna per riformare il sistema giudiziario in materia, con un approccio il più possibile non ideologico.

Per esempio non tutti sanno che l'uso personale di droghe leggere è punito con sanzioni amministrative, e che la differenza tra spaccio (punito invece dal Codice penale) e uso personale non è normata in modo netto. Se si viene scoperti in possesso di sostanza stupefacenti il procedimento amministrativo prevede una convocazione in Prefettura, insieme ai genitori se si è minorenni. Si può ricevere a quel punto un semplice ammonimento oppure si dispone il ritiro dei documenti (patente, passaporto, permesso di soggiorno) per un periodo che va da uno a tre mesi.

Tuttavia esistono delle modalità per distinguere i diversi tipi di detenzione di droghe leggere (spaccio o uso personale): in primo luogo la quantità delle sostanze e la quantità del principio attivo relativo, oppure la domma di denaro in contante posseduta, nel caso in cui quest'ultima sia nettamente superiore al proprio reddito. Per chi è in possesso di droghe leggere, ai fini di spaccio, è prevista una pena da due a sei anni di reclusione; chi viene trovato in possesso di droghe pesanti rischia invece da 8 a 20 anni di carcere.

L'uso di gruppo rientra nel penale o è un illecito amministrativo?

Passarsi una canna in comitiva può essere considerato un reato penale, perché l‘offerta gratuita di sostanze stupefacenti è un illecito penale, come l'acquisto di droghe per conto di terzi. Se però si prova che le droghe leggere sono state acquistate per il successivo uso in comitiva, attraverso un procedimento penale, allora il giudice potrà declassare il reato a illecito amministrativo.

In che modo può intervenire la polizia giudiziaria?

Nel caso in cui gli Ufficiali o gli agenti di polizia giudiziaria nutrano forti su sospetti su un possibile consumatore possono procedere con controlli, perquisizioni e ispezioni su persone e luoghi, per accertare la presenza di droghe leggere, anche senza l'autorizzazione del Magistrato. Se si imbattono in sostanze stupefacenti durante le loro ricerche, devono redigere un verbale di sequestro e chiederne la convalida al Pm entro 48 ore.

Le perquisizioni della polizia possono però essere svolte in presenza di un avvocato, che tuteli i diritti del consumatore di cannabis. Può avvenire che il legale non si trovi sul luogo durante i controlli della polizia. In questi casi è preferibile leggere con attenzione il verbale di perquisizione prima di firmarlo per verificare che le operazioni riportate si siano svolte effettivamente nelle modalità indicate. Il Cild ricorda che solo agenti donne possono effettuare perquisizioni su persone di sesso femminile.

E' auspicabile che il consumatore di droghe collabori con le Forze dell'ordine, ricordando che il frazionamento delle sostanze possedute e la presenza di bilancini possono essere prove in più a favore del reato di spaccio.

Alla fine della perquisizione la polizia è tenuta a informare se vi sia o meno un reato di spaccio o se se si è in presenza di una semplice violazione amministrativa. Se non vi è finalità di spaccio verrà dato un verbale in cui è riportata la violazione dell'articolo 75 del Testo Unico Stupefacenti (DPR 309/1990). Se invece ci si trova in presenza di un reato l'interessato può essere arrestato o denunciato a piede libero.

Si può coltivare la marijuana?

Se in casa si posseggono piante o semi che contengono il pricicipio attivo (THC) si sta commettendo un reato. Ma in questo caso non significa che il detentore verrà con certezza condannato: se riesce a dimostrare che la coltivazione della cannabis è per uso personale e non è finalizzata allo spaccio potrebbe anche essere assolto. Però è opportuno ricordare che per la giurisprudenza la coltivazioni di questo tipo di piante rappresenta comunque un pericolo per la collettività. In Italia è consentito, con apposita prescrizione medica, l'uso di farmaci a base di cannabinoidi. Non è però permesso l'uso di cannabinoidi per fini medicali con sostanze prodotte in casa.

Per quali patologie è permesso ricorrere a cannabinoidi?

Nel nostro Paese si possono assumere farmaci a base di cannabinoidi per scopi terapeutici nei seguenti casi: solore cronico, dovuto a sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale; nausea e vomito causato da chemioterapia e radioterapia; HIV; terapie atte a stimolare l'appetito nei casi di grave anoressia; per ridurre i movimenti involontari nei casi di sindrome di Tourette. Secondo il decreto del 9 novembre del 2015 le prescrizioni si effettuano quando le terapie convenzionali non sono efficaci.

Cosa succede in caso di guida sotto effetto di droghe?

Secondo l'articolo 187 del Codice della strada nei casi accertati di guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti si può avere una multa da 1500 a 6mila euro; arresto da 6 mesi a un anno; confisca del veicolo; sospensione della patente da uno a due anni; decurtazione di 10 punti dalla patente; sanzioni pecuniarie aumentate di 1/3 o della metà nel caso in cui il conducente venga fermato dalle 22 alle 7 di mattina; le sanzioni sono aumentate da 1/3 alla metà per conducenti con meno di 21 anni, o per neopatentati che abbiano la patente B massimo da tre anni, o nel cas di conducenti professionali durante il servizio.

La pena detentiva o pecuniaria può essere convertita in lavori di pubblica utilità. Questi lavori possono essere svolti presso enti pubblici o associazioni e cooperative (sia nel pubblico sia nel provato) che abbiano stipulato convezioni con il Tribunale del distretto in cui si trovano. Prevalentemente l'interessato potraà svolgere queste attività nel comune di residenza, a meno che non ci siano particolari esigenze di studio o di lavoro.

Ma se si provoca un incidente sotto l'effetto di droghe difficilmente si potrò commutare la pena in lavori socialmente utili, e le sanzioni sono aumentate da 1/3 alla metà. Queste sanzioni amministrative e penali sono previste per i conducenti di qualsiasi veicolo, anche ciclomotori o biciclette.

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