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Puglia, Tar annulla il divieto di un sindaco di sfamare i cani randagi

Il Tar della Puglia ha stabilito che il sindaco di una città in provincia di Foggia non può vietare ai suoi concittadini di sfamare i cani randagi.
A cura di D. F.
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Il Tribunale Amministrativo Regionale pugliese ha annullato l'ordinanza del Comune di Panni, in provincia di Foggia, con la quale dal luglio 2013 si vietava tassativamente ai cittadini di dare da mangiare ai cani randagi presenti sul proprio territorio. I giudici amministrativi hanno in questo modo accolto il ricorso presenta dall'Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) e dall'associazione Earth. Nella sentenza, commentano le due associazioni, "il Tribunale ha evidenziato la non sussistenza di giustificazioni reali alla base dell'ordinanza, come problemi di natura igienico-sanitaria o pericoli per la pubblica incolumità".

Claudia Taccani, responsabile dello Sportello Legale dell'Oipa, ha aggiunto: "Questa vittoria rappresenta un precedente molto importante perché purtroppo ciclicamente alcuni Comuni emanano ordinanze di questo genere, non rispettando la tutela degli animali che, di fatto, sono di proprietà del Comune stesso. Ordinanze come questa sono facilmente impugnabili perché non sono mai motivate da problemi reali, ma dall'intolleranza verso gli animali randagi". "Ricordiamo ancora una volta che la soluzione non è rappresentata da provvedimenti repressivi, quanto da accorte politiche di gestione del randagismo che partono dalla sterilizzazione di cani vaganti e padronali, fino alla sensibilizzazione della cittadinanza circa una corretta convivenza uomo-animale".

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