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Puglia: passa treno, sbarre passaggio a livello aperte sulla linea della strage di luglio

E’ successo a Bitonto, in provincia di Bari, stessa linea maledetta in cui il 12 luglio scorso due convogli si sono scontrati, causando 23 morti e 50 feriti. L’Astip (associazione che rappresenta i familiari delle vittime) punta il dito direttamente contro Ferrotramviaria: “Non garantisce sicurezza”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Anno nuovo vecchie abitudini. Semaforo spento. Passaggio a livello aperto". E' la frase che fa da corredo alla foto pubblicata su Facebook dall'Astip, l'associazione che rappresenta i familiari di alcune delle vittime (in tutto 23 morti e una cinquantina di feriti) della tragedia avvenuta lo scorso 12 luglio, quando due treni della Ferrotramviaria si sono scontrati in Puglia, tra Andria e Corato. Nell’immagine in questione si vede un convoglio che sfreccia ad altissima velocità sui binari proprio nella zona del passaggio a livello. Le sbarre però sono incredibilmente alzate (si parla di un problema di natura tecnica). Peraltro si vedono anche delle auto che attendono il passaggio del treno per poi attraversare. I fatti sarebbero accaduti il 9 gennaio a Bitonto, nella provincia di Bari, proprio su quella stessa maledetta linea della strage di 6 mesi fa. Una nuova avaria avrebbe potuto causare un’altra strage.

"Ferrotramviaria garanzia di incidenti ancora oggi", continua l'Astip, accusando esplicitamente la società che gestisce in concessione la linea. "Dal 12 luglio 2016, a distanza di quasi sei mesi dalla strage, nulla è cambiato. La Regione Puglia ha intenzione di prendere provvedimenti? La Regione Puglia, che è proprietaria della linea, perché non interviene? Il governatore Michele Emiliano dov’è?” sono le domande che si pone l’associazione.

A scattare la foto un automobilista incredulo, che ha raccontato al Corriere della Sera: “Ero dietro tre auto ferme davanti al passaggio a livello e non capivo il perché. Quando vediamo passare il treno e le sbarre erano aperte. Nessun avviso per fortuna il conducente della prima automobile aveva visto arrivare il treno che aveva diminuito la velocità. Erano le 11-11.25”.

Ferrotramviaria da parte sua respinge le accuse e sottolinea che nessun pericolo è stato corso in prossimità del passaggio a livello: “Il passaggio a livello in questione è dotato di un dispositivo che blocca la marcia del treno in caso di ingombro dei binari. Nel pieno rispetto delle normative, prima di impegnare il passaggio a livello il treno si è fermato. Una volta accertate le condizioni di piena transitabilità (come si evince dalla colonna di autovetture ferme, in attesa) il treno ha ripreso la marcia ‘a vista' (cioè con velocità inferiore ai 4 chilometri orari) in situazione di perfetta sicurezza”.

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