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Puglia. Cercatori di funghi aggrediti da branco di cinghiali: “Siamo vivi per miracolo”

Il drammatico racconto di Savino Arbore, avvocato di Corato. Alcuni giorni fa mentre stava cercando funghi sulla Murgia insieme a un suo amico è stato protagonista di una terrificante disavventura: “Ero sicuro che sarei morto”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Siamo dei miracolati. I cinghiali ci avrebbero travolti e di noi non avrebbero trovato che pochi resti”. Ha ancora il terrore dipinto negli occhi Savino Arbore, mentre racconta la disavventura occorsagli la settimana scorsa mentre, insieme ad un amico, cercava funghi sulle Murge. “Non riusciamo a spiegarci come io e un mio amico siamo riusciti a sfuggire alla furia di un enorme branco di cinghiali che ci ha puntati mentre eravamo sulle murge alla ricerca di funghi” dice ai media locali. “Mercoledì scorso, intorno alle 9, ci trovavamo in contrada Franchini, agro di Ruvo di Puglia e in territorio del parco nazionale, per raccogliere funghi” racconta. “Ad un tratto, in lontananza, abbiamo visto un enorme branco di cinghiali. Potevano essere almeno cento, forse di più” ricorda. Gli animali correvano parallelamente ai due uomini, che all'inizio non hanno dato troppo peso alla cosa. All'improvviso, però, il branco ha cambiato direzione e ha iniziato a muoversi “a velocità forsennata verso di noi. Io e il mio amico abbiamo iniziato a correre, ma davvero potevamo fare ben poco, anche perché davanti a noi non c'era alcun riparo: né alberi, né trulli, né muretti” dice ancora Arbore.

Ho pensato "ora è finita", perché ormai i cinghiali ci avevano quasi raggiunti e stavano per travolgerci. Eravamo spacciati. Ma, in maniera del tutto insperata, quando erano arrivati a una decina di metri da noi, senza alcuna spiegazione gli animali si sono fermati di colpo e si sono distesi sul terreno”.

Arbore e il suo amico sono salvi. “Ringrazio il Signore per come è andata. Ora di tutto questo mi restano una grande paura e la voglia di provare a risolvere questo problema, altrimenti prima o poi ci scapperà il morto” dice l’avvocato, che poi si rivolge al presidente della Regione, al presidente del Parco dell'Alta Murgia e a tutti i componenti delle istituzioni affinché prendano con solerzia dei seri provvedimenti per scongiurare eventi luttuosi a causa dei cinghiali. “Le soluzioni proposte in queste ore dalla Regione (l'installazione di sei "corral" per la cattura degli animali) non credo vadano bene. Sono pronto a confrontarmi con chiunque, sapendo di avere dalla mia parte di certo tutti gli agricoltori che hanno subìto danni nei loro campi. Senza dimenticare i gravi incidenti stradali provocati. Una cosa è certa – conclude Arbore – io a funghi non ci tornerò mai più”.

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