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Pubblica amministrazione, arriva il via libera all’assunzione di 50mila precari storici

La ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia ha firmato la circolare con la quale sblocca l’assunzione di 50mila precari storici. Nel piano di assunzioni rientrano anche gli assegni di ricerca e gli enti del servizio sanitario nazionale.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’Istat diffonde i nuovi dati sulla disoccupazione che appaiono sempre più preoccupanti. Il tasso dei senza lavoro ad aprile vola ai massimi da gennaio 2004, senza lavoro il 35.2% dei giovani.

Sono circa 50mila i lavoratori precari che oggi hanno ricevuto la tanto attesa notizia: la circolare per la stabilizzazione del cosiddetto precariato storico è stata firmata dalla ministra per la Pubblica Amministrazione Marianna Madia. Con la circolare si dà indicazione alle amministrazioni pubbliche di partire da subito, precisamente da gennaio 2018, con le assunzioni di circa 50mila lavoratori per il triennio 2018-2020. Non sarà quindi necessario attendere il piano triennale dei fabbisogni, ma si dovrà comunque tenere conto dei limiti derivanti dalle risorse finanziarie a disposizione e delle figure professionali già presenti nella pianta organica.

Alle amministrazioni viene raccomandato di effettuare una ricognizione del personale potenzialmente interessato e delle esigenze di professionalità da reclutare. Nella circolare si tiene conto degli interventi passati per definire il quadro di assunzione dei precari. Il testo firmato dalla ministra impone anche il divieto di riproporre nuovi contratti precari per il futuro.

“Il divieto è circoscritto esclusivamente alle professionalità e alle posizioni oggetto delle procedure di reclutamento speciale”, secondo quanto si legge nella circolare. Per le amministrazioni che ricorreranno a tipologie di lavoro flessibile si dovrà privilegiare “l’utilizzo di risorse di turn over ordinario nel rispetto del principio dell’adeguato accesso dall’esterno”. In seguito alla firma della circolare verranno assunti anche vincitori di concorso, mentre ai precari storici non vincitori di concorso verrà assegnata una riserva del 50% nei bandi di concorso.

Il piano di assunzioni si applicherà anche agli assegni di ricerca: è la prima volta che vengono parificati a tempi determinati e cococo. La circolare prevede anche il superamento delle situazioni di precarietà nell’utilizzazione di lavoratori socialmente utili. Con questo provvedimento si posticipa al 31 dicembre 2020 il termine finale del 31 dicembre 2018 entro il quale definire i processi di assunzione dei soggetti interessati. La stabilizzazione dei precari riguarderà anche gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, gli Irccs e gli Izs (Istituto Zooprofilattico Sperimentale). Per il personale medico, tecnico-professionale e infermieristico del Servizio sanitario nazionale, al fine di assicurare la continuità nell'erogazione dei servizi sanitari, “è consentito il ricorso alle procedure di assunzione”.

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