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Provocazione fascista ad Ascoli: svastiche sui manifesti che celebrano la liberazione della città

Le svastiche sono state disegnate sui manifesti affissi in città per presentare un’iniziativa dedicata alla liberazione di Ascoli.
A cura di Davide Falcioni
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Una nuova provocazione fascista, per di più in una giornata in cui il Ministro degli Interni ha avanzato l'ipotesi di una schedatura su base etnica dei cittadini di etnia romanì: ad Ascoli Piceno, nelle Marche, alcuni neofascisti hanno imbrattato con delle svastiche i manifesti che annunciavano il convegno "Ascoli liberata" promosso dalla sezione cittadina dell'Anpi e dal Comitato Antirazzista Piceno in occasione del 7esimo  anniversario della liberazione della città e di tutta la provincia dal nazifascismo. La manifestazione, che si è svolta regolarmente, ha commemorato i combattenti partigiani attraverso testimonianze e fotografie. Ascoli Piceno è medaglia d'oro per attività partigiana, ed è proprio nella cittadina marchigiana che si sono tenute alcune delle primissime battaglie della guerra di liberazione. Anche per questo, soprattutto per questo, le svastiche rappresentano uno sfregio vergognoso.

Oltre che dall'Anpi e dagli attivisti del Comitato Antirazzista Piceno, l'episodio è stato condannato dall'associazione studentesca Robin Hood, collegata alla CGIL. "È una vera e propria violenza, un gesto irrispettoso e vile di mano fascista nei confronti di un momento così importante come la celebrazione della Liberazione nella nostra provincia" si legge in una nota. La coordinatrice Benedetta Del Prete ha definito l'accaduto "vile e incommentabile". "Fatti del genere sono purtroppo noti nel territorio ascolano e in generale in tutta la provincia, e provengono da individui e organizzazioni che sanno canalizzare i messaggi dei vecchi e dei nuovi fascismi non solo verso gli adulti, ma anche verso i giovani e i giovanissimi. Come sindacato studentesco, consapevole dell’importanza dei valori della Resistenza e della commemorazione della Liberazione, esprimiamo piena solidarietà e supporto alla sezione ANPI di Ascoli Piceno.  Chiediamo che venga fatta luce su eventi simili e che le istituzioni territoriali, comunali e provinciali lavorino al meglio affinché non abbiano modo di ripetersi”.

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