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Proteste e scontri in Venezuela: studenti picchiati e chiusi in un camion con lacrimogeni

Gli scontri con la polizia a margine dell’ennesima manifestazione contro il presidente Maduro sono iniziati con lanci di pallettoni di gomma. Poi i poliziotti hanno caricato gli studenti su un camion e prima di chiudere il portellone hanno lanciato un candelotto lacrimogeno al suo interno.
A cura di Susanna Picone
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Studenti malmenati, derubati e rinchiusi in un camion nel quale la polizia avrebbe lanciato dei lacrimogeni. È quanto accaduto nel corso dell’ennesima manifestazione andata in scena a Caracas, in Venezuela, contro la riforma costituzionale proposta dal presidente Nicolas Maduro. La brutale repressione della protesta è stata ripresa da diversi testimoni, che hanno pubblicato sui social immagini e video di quanto accaduto. A denunciarla anche il vicepresidente del Parlamento, Freddy Guevara. In totale sarebbero stati una quarantina gli studenti, in maggioranza ragazzi, che sono stati fermati mentre si dirigevano verso la sede del Consiglio nazionale elettorale (Cne). “Erano al riparo, e i poliziotti gli hanno detto di uscire tranquilli, che non c'erano problemi. Poi li hanno riuniti, gli hanno sparato addosso i lacrimogeni, hanno aperto gli sportelli di un camion frigo, li hanno caricati come se fossero bestiame e se li sono portati via”, è quanto ha raccontato Guevara. In alcuni video ripresi durante l'arresto dei ragazzi si vede qualcuno che, prima di chiudere gli sportelli del camion, lancia un candelotto lacrimogeno al suo interno.

Un oppositore: “Ho dovuto trarre in salvo un ragazzo in sedia a rotelle” – Un altro dirigente oppositore, David Smolansky, ha raccontato che pattuglie della Guardia nazionale avrebbero teso una imboscata al gruppo nel quale si trovava, sparando pallettoni di gomma e lacrimogeni: “Abbiamo visto agenti rubare zainetti e cellulari, malmenare gente disarmata che stava sfilando pacificamente. Io stesso ho dovuto trarre in salvo un ragazzo in sedia a rotelle che rischiava di asfissiarsi a causa dei gas”, ha spiegato.

Sale il bilancio delle vittime nelle manifestazioni anti Maduro – Continua ad aumentare, intanto, il numero delle vittime dall’inizio dell’ondata di proteste contro il presidente Maduro: nei giorni scorsi durante manifestazioni antigovernative in vari punti del Paese hanno perso la vita almeno altri tre giovani. Secondo un bilancio del quotidiano El Nacional, gli ultimi giovani morti sono Roberto Duran, 26 anni, raggiunto da uno sparo al torace a Barquisimeto, il diciottenne Victor Betancourt ucciso durante una manifestazione a Cumanà, e Luis Paz, 20 anni, travolto da un veicolo a Maracaibo, vicino a un blocco stradale di protesta.

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