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Protesta dei tassisti anche in Italia: “No a Uber e ai conducenti abusivi”

I tassisti sono scesi in piazza in diverse città italiane per protestare contro Uber e la possibile liberalizzazione del mercato dei conducenti a noleggio.
A cura di Antonio Palma
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In concomitanza con la protesta dei colleghi francesi che in queste ore a Parigi stanno mettendo in atto una vera e propria rivolta contro le auto a noleggio con conducente e la riforma del settore, in Italia centinaia di tassisti sono scesi in strada questa mattina per protestare contro l'abusivismo e contro la multinazionale americana Uber. Manifestazioni di tassisti sono andate inscena in diverse città come Roma, Firenze e Napoli. Nella Capitale i tassisti di sono riuniti in piazza Santi Apostoli anche per dire no agli emendamenti di riforma del settore in discussione da oggi in commissione al Senato, minacciando future manifestazioni in caso di approvazione. I conducenti di taxi infatti hanno appeso uno striscione con la scritta "Questo è l'inizio, continua la battaglia", ottenendo l'adesione all'iniziativa da parte dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Federtaxi Cisal e Ati. "Il segnale che ci viene da questa piazza oggi e dalla base è quello di bloccare la città se non dovessero ritirare gli emendamenti in discussione al Senato che spianano la strada alle multinazionali", ha annunciato il segretario nazionale dell'Ugl, Alessandro Genovese.

Un'altra protesta dei tassisti è andata in scena Firenze dove le auto bianche hanno deciso di fermarsi per le ultime 4 ore di ognuno dei turni di oggi protestando contro la "concorrenza sleale di Uber", la società che gestisce la celebre app del trasporto attraverso l'uso degli Ncc. "Bisogna che le istituzioni, lo Stato, dicano basta all'abusivismo: Uber e gli Ncc aggirano le regole che governano questo settore, operano in un regime di semi o totale illegalità, devono essere fermati, ci sono sentenze che lo dicono, ma nessuno fa nulla" hanno spiegato i tassisti toscani che dopo un primo appuntamento alla stazione ferroviaria questa mattina, nel pomeriggio saranno all'aeroporto Vespucci.

A Napoli invece taxi listati a lutto e corteo di auto bianche da piazza San Francesco fino alla Prefettura. I tassisti partenopei aderenti all'Unione sindacale di Base inoltre attueranno una giornata di astensione dalle 8 di questa mattina fino alle 22. "La protesta è rivolta contro tutte le forme di abusivismo presenti nel trasporto pubblico" e per ottenere "valide politiche sulla mobilità urbana" e per "la qualificazione del tariffario taxi" hanno spiegato i tassisti del capoluogo campano.

"Non è accettabile che i tassisti blocchino ogni tentativo del legislatore di aggiornare una legge antidiluviana che non prevede la sharing economy e l'utilizzo di piattaforme digitali come Uber e che costringe chi svolge il servizio di noleggio con conducente a dover rientrare in rimessa dopo ogni singolo servizio, con evidenti aumenti dei costi per i consumatori" ha attaccato però Massimiliano Dona, segretario dell'Unione Nazionale Consumatori, aggiungendo: "Invitiamo i politici a perseguire l'interesse nazionale e a non farsi condizionare dalle piazze. L'agenda politica non può essere dettata da chi vuole difendere i propri privilegi di casta. Chiediamo, quindi, al legislatore di accogliere tutte le proposte avanzate dall'Autorità' dei trasporti".

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