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Prostituta dà alla luce un bambino, poi torna a lavorare mezz’ora dopo

La storia è stata denunciata da un’agente britannica che da 10 anni aiuta le lavoratrici del sesso ad Hull, in Regno Unito. “Ci sono molti casi disperati, noi facciamo il possibile per aiutare tutte queste donne, spesso vittime di violenze e abusi” racconta Jacqui Fairbanks.
A cura di B. C.
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Una prostituta è tornata a lavorare in un noto quartiere a luci rosse appena 30 minuti dopo aver dato alla luce il proprio bambino. È uno dei tanti racconti rivelati da Jacqui Fairbanks, del Police Community Support Office. L’agente sostiene da oltre un decennio le lavoratrici del sesso ad Hull, in Regno Unito. Attualmente ce ne sarebbero circa una quarantina che lavorano in zona in vari momenti della giornata. Molte provengono da ambienti difficili: spesso sono state abusate fisicamente e sessualmente, mentre molte di loro sono senzatetto e dormono sui divani. I problemi di salute mentale sono comuni e ci sono casi di coercizione da parte di protettori e fidanzati, ha spiegato l'ufficiale.

"Una di loro ha avuto un bambino e, nel giro di mezz'ora, è tornata in strada. Ci sono molte storie di disperazione simili a questa ", ha detto allo Hull Daily Mail. "Il nostro problema più grande è che queste donne non denunciano episodi di questo tipo. La loro autostima è così bassa che si fanno scivolare tutto addosso. Questo è davvero triste” spiega la Fairbanks. L’età media è di 20/30 anni, anche se ci sono donne di 60 anni per strada, spiega "Sono tutte di origini e culture diverse. Ce ne sono anche alcune di estrazione sociale alta, altre che sono disoccupate. Per molti, questa è la loro unica fonte di reddito” afferma ancora l’agente. "In questi anni abbiamo gestito le cose meglio ora e c'è meno violenza nei confronti di queste donne", ha detto. “Anche il rapporto con loro è migliore, sono maggiormente disposte a raccontarci episodi di violenza. Sono passati circa dieci anni dall'ultimo omicidio di una prostituta” dice ancora Jacqui. "Purtroppo ci saranno sempre delle persone violente, fidanzati che costringono le loro donne a fare questo. Ma noi siamo qui per loro” assicura la poliziotta.

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