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Professoressa uccisa a Torino: l’ex studente e il complice si accusano a vicenda

Il movente dell’assassinio di Gloria Rosboch è un prestito ottenuto dal 22enne con la promessa di una vita insieme in Costa Azzurra. Il giovane avrebbe sottratto il denaro con il complice Roberto Obert, anch’egli reo confesso. Interrogati fino a tarda notte, i due si accusano a vicenda.
A cura di Redazione
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Gloria Rosboch.
Gloria Rosboch.

Update 15:20 – Si accusano l'un l'altro il ventiduenne Gabriele Defilippi e Roberto Obert, 54 anni, ex commerciante, accusati dell'omicidio di Gloria Rosboch. Durante gli interrogatori, durati fino alle 2 e 30 di questa notte, Defilippi ha detto che è stato il cinquataquattrenne a strangolare Gloria. L'uomo, dal canto suo, ha sostenuto invece che a compiere il gesto sarebbe stato il ragazzo, che avrebbe soffocato l'insegnante "con una sciarpa". Tra i fermati c'è anche Caterina Abbatista, madre di Defilippi, che quando ha saputo l'accusa di concorso in omicidio è stata colta da malore e urlando e piangendo ha detto: "Povera signora, povera Gloria, non doveva finire così, io non ho fatto niente". Secondo quanto riportato da La Stampa, il ventunenne avrebbe raccontato di aver studiato la truffa assieme a Obert: "I soldi li ho dati a lui. Gloria era diventata insistente, coinvolgeva mia madre, minacciava denunce. Siamo andati a prenderla a Castellamonte, le abbiamo tolto il cellulare e poi Obert ci ha portato sino a Rivara, in quel bosco. E l’ha strangolata", ha detto. Successivamente hanno trascinato il corpo verso la vasca e l'hanno gettato. Ma c'è un'altra accusa che Defilippi rivolge a Obert: il ragazzo sostiene di aver dato a lui tutti i soldi presi a Gloria. L'autopsia sul corpo della professoressa è prevista per lunedì nell’obitorio dell’ospedale di Ivrea.

Per l'omicidio di Gloria Rosboch erano tre i sospettati. Uno di questi, il ventiduenne Gabriele Defilippi arrestato venerdì dai carabinieri, ha confessato in nottata di aver preso parte all'omicidio insieme al 54enne Roberto Obert, anch'egli reo confesso. Proprio quest'ultimo avrebbe portato le forze dell'ordine sul luogo in cui giaceva il cadavere della donna, dichiarandosi poi colpevole. Oltre ai due uomini, le forze dell'ordine hanno arrestato anche Caterina Abbattista, madre di Gabriele Defilippi sospettata di concorso in omicidio che nega fermamente qualsiasi coinvolgimento.  Gloria Rosboch, insegnante di sostegno di 49 anni residente a Castallamonte in provincia di Torino, era scomparsa il 13 gennaio e ritrovata poi dagli agenti in una vasca di decantazione nel Canavese. Gli inquirenti avrebbero subito sospettato dell'ex studente della vittima Gabriele Defilippi, mentre Obert avrebbe confessato per primo l'omicidio.

Il movente. La donna, infatti, aveva presentato querela per truffa contro il giovane, accusato di essersi fatto consegnare 187.000 euro con la promessa di una vita insieme in Costa Azzurra. La somma di denaro, invece di essere investita in una società finanziaria come promesso alla donna, sarebbe stata invece divisa dal giovane con il complice Roberto Obert. A dicembre la madre di Defilippi avrebbe incontrato la vittima, vedendosi rinnovata la richiesta di restituzione del denaro. L'ex studente – e successivamente la madre – avrebbe sostenuto che, dopo percosse, i soldi sarebbero stati rubati dal "suo capo". Il 13 gennaio, dopo aver pranzato con i genitori, Gloria Rosboch, con la scusa di una riunione nella scuola media in cui insegnava, ha lasciato l'appartamento. Nell'istituto nessuno l'ha vista: il suo corpo giaceva in una vasca di decantazione nella provincia di Torino.

La dinamica. L'accusa è di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. La donna sarebbe stata uccisa intorno alle 15 del 13 gennaio, strangolata con un laccio intorno al collo. Il corpo è stato poi abbandonato in una vasca colma d'acqua, in cui il cadavere è rimasto per circa un mese. Un dato non irrilevante, poiché l'azione del liquido può aver cancellato tracce utili a ricostruire la dinamica dell'omicidio. Viceversa la donna è salita certamente sulla Clio bianca di Obert, lasciandovi segni utili per gli inquirenti. Il 54enne e il giovane Defilippi, infatti, sono entrambi rei confessi, ma rivolgono l'un l'altro accuse, come spiega il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando, "con ruoli ribaltati". Sarà determinante stabilire chi ha stretto il laccio intorno al collo della vittima e se esiste e qual è il ruolo di Caterina Abbattista.

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