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Prof fa sesso con alunno 15enne e poi chiede: “Con chi altro potrei fare la sgualdrina?

La donna avrebbe profittando le suo ruolo di insegnante per avvicinare il minore e avviare una relazione sessuale con lui.
A cura di A. P.
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Per lungo tempo avrebbe avuto rapporti sessuali con un suo alunno di soli 15 anni sia a casa sua sia in altri posti. Quando il ragazzo ha deciso di troncare ogni relazione, però, ha iniziato a mandargli continuamente messaggi espliciti e infine una cartolina in cui senza remore le chiedeva "con chi altro potrei fare la sgualdrina?". È quanto è emerso a carico di una professoressa britannica di 52 anni ora a processo  presso la Corte Suprema di Manchester. Deborah Lowe, del Cheshire, avrebbe inviato l'esplicita richiesta al minore quando questi l'ha bloccata anche sui social media sperando così di non vederla mai più. Nella missiva era raffigurata una donna sdraiata a faccia in giù nell'erba con una gonna corta che rivelava le sue mutandine. A corredo frasi sessuali esplicite. "Questo sono io dopo che ho scoperto che mi hai bloccato!" ha scritto infatti la donna, e poi ancora "mi hai bloccato e non so cosa ho fatto, con chi altro posso essere una troia?

La donna dal suo canto non nega il rapporto ma dice che è iniziato quando il giovane aveva già 17 anni e che lei subito dopo ha lasciato la scuola e quindi non era più la sua insegnante. Secondo l'accusa la loro relazione però sarebbe andata avanti per molto più tempo come dimostrano i tanti testimoni e il racconto dello stesso minore. Per gli inquirenti Lowe avrebbe anche fatto "sesso telefonico" con il ragazzo, che non può essere identificato per ragioni legali, poi nei primi incontri lo avrebbe accarezzato e masturbato, infine avrebbe fatto sesso completo con lui. Per convincerlo gli avrebbe pagato varie spese come un tatuaggio, fingendo di essere sua zia, la giuria aveva sentito. Il ragazzo ha confidato agli amici cosa stava succedendo e si è sentito "imbarazzato" prima di impedirle di contattarlo sui social media. Tuttavia è stata la cartolina trovata dalla madre del ragazzo, a far partire la denuncia e poi le indagini della polizia

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