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Primo maggio, scontri a Torino: 3 fermi. M5S: “La polizia reprime il dissenso”

I leader di Cgil, Cisl e Uil hanno aperto le celebrazioni per la festa del Primo Maggio ricordando la strage di Portella della Ginestra, di cui ricorre il 70esimo anniversario.
A cura di Antonio Palma
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Con una corona di fiori deposta al cimitero di Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, dove sono sepolte le vittime dell’eccidio di Portella della Ginestra, i leader dei sindacati confederati  Cgil, Cisl e Uil hanno aperto oggi le celebrazioni per la festa del Primo Maggio. Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo hanno scelto infatti un luogo simbolico per tutti i lavoratori in occasione dei 70 anni dalla strage che colpì i contadini siciliani riuniti per la festa dei lavoratori. A sottolineare la particolarità della scelta sono stati gli stessi segretari delle sigle sindacali presenti al corteo verso la Casa del Partigiano a cui si son unti amministratori locali, scolaresche e cittadini.

"È un primo maggio di impegno e non di festa perché c’è poco da festeggiare" ha commentato il segretario generale della Uil Carmelo Bargallo, aggiungendo: "Siamo qui per rivendicare l’opportunità di far riprendere l’economia del Paese mettendo al centro del dialogo l’articolo 1 della Costituzione, cioè che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. E vediamo di non affondarla sul lavoro". "Oggi questa giornata serve per rimettere in cima il lavoro e la dignità delle persone e per sottolineare che ben poco si fa per creare lavoro e prospettive per i giovani" ha confermato la leader della Cgil Susanna Camusso, ricordando: "Settanta anni fa la strage di Portella della Ginestra segnò il tentativo delle classi dirigenti di allora di fermare il lavoro, la distribuzione delle terre, di affermare la subalternità dei lavoratori. Non bisogna dimenticarlo perché è troppo facile costruire una narrazione per cui la responsabilità delle imprese diventano responsabilità dei lavoratori". "Siamo qua per mettere al centro del dialogo sul futuro il tema dell’occupazione dei nostri giovani che non trovano lavoro e sono costretti ad abbandonare il nostro Paese. Abbiamo bisogno delle loro intelligenze per proiettarci nel domani" ha spiegato invece Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, aggiungendo: "Il messaggio di oggi deve essere lavoro, lavoro, lavoro".

Oltre a quella di Portella della Ginestra, come da tradizione, saranno diversi i cortei e le celebrazioni in tutta Italia in occasione della festa dei lavoratori. Tra quelli principali ovviamente lo storico concertone in piazza San Giovanni a Roma, ma diverse manifestazioni ci saranno in tutte le grandi città. "È  un appuntamento importante che serve a rinnovare, ogni anno, la consapevolezza che il lavoro è un elemento costitutivo dell'identità e della dignità di ognuno e, allo stesso tempo, a motivare un impegno ancora più forte per migliorare la situazione dell`occupazione nel nostro Paese" ha dichiarato il Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, che oggi al Quirinale consegnerà le onorificenze della Stella al Merito del Lavoro.

Scontri e tensione a corteo di Torino

Purtroppo non sono mancati momenti di tensione a Torino dove si sono fronteggiati alcuni aderenti ai centri sociali e le forze dell'ordine che seguivano il corteo. A scatenare la reazione degli agenti in assetto antisommossa il tentativo del gruppo di antagonisti di raggiungere piazza San Carlo dove stava parlando la leader della Cgil Enrica Valfrè. I manifestanti ,che erano in fondo al corteo principale, avrebbero lanciato sassi e uova contro la polizia quando gli agenti hanno sbarrato il passo.  La situazione in pochi attimi è degenerata con almeno cinque cariche in via Roma che hanno visto diversi feriti e fermati. Solo dopo diverse decine di minuti di scontri e cariche e altrettanti di alta tensione, il gruppo di antagonisti è stato lasciato passare per raggiungere la piazza dove però si erano già conclusi tutti gli interventi dal palco.

Un’ultima carica respinge i manifestanti verso piazza Castello. A quel punto lo spezzone antagonista entra in centro città per poi tornare sui suoi passi dirigendosi verso Askatasuna. Polizia e carabinieri hanno effettuato tre fermi e sequestrato materiale contundente. "Lo spezzone antagonista, composto da circa 200 persone, ha accelerato e cercato, all’altezza di vai Cesare Battista, di deviare dal percorso autorizzato. La forza pubblica si è frapposta ed ha creato uno sbarramento. In testa allo spezzone, una ventina circa di persone travisate ed armate di bastone, per tre volte hanno tentato di travolgere gli agenti posti a sbarramento, al fine di raggiungere il luogo dove si teneva il comizio, senza riuscirvi", sostiene la questura.

"La situazione era tranquilla e lasciar manifestare sarebbe stata la soluzione migliore, per questo stavo cercando di mediare tra polizia e manifestanti durante il corteo, ma non sono stata ascoltata ed è partita la carica e sono stata anche io colpita dalla polizia", ha dichiarato Maura Paoli, consigliera comunale M5S vicina al centro sociale del Gabrio. Secondo Alberto Unia, capogruppo in Sala Rossa: "Chiudere la piazza e non consentire a qualcuno di poter manifestare il dissenso, crea tensioni inutili che minano il processo democratico".

Di diverso avviso il Partito Democratico, che per voce dell'onorevole Stefano Esposito, ha sostenuto: "Come tutti gli anni, il gruppo di antagonisti capeggiato da Askatasuna partecipa al corteo del 1 maggio con una vera e propria dotazione di guerra: bastoni, pietre, biglie e uova. E come tutti gli anni le nostre straordinarie forze dell’ordine – polizia, carabinieri e guardia di finanza – sono chiamate a garantire che questo gruppo di teppisti-politici non condizioni o interrompa la tranquillità del corteo. Al Movimento 5 Stelle e alla consigliera Paoli, che invece di esprimere solidarietà alle forze dell’ordine lo fa con gli antagonisti, suggerisco di stare dalla parte della legalità e non della illegalità conclamata rappresentata da Askatasuna".

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