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Preservativi gratis, Salvini: “Lo Stato non entri nella camera da letto”

Matteo Salvini è tornato sulla polemica relativa all’emendamento alla manovra sui contraccettivi gratis per migranti e giovani under 26, poi ritirato da M5S per volere della Lega: “Io penso che un conto è la tutela della salute, un conto è spiegare ai ragazzi che è sempre meglio proteggersi, un conto è che lo Stato entri in camera da letto; quindi non mi sembra assolutamente una buona idea”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Lasciamo perdere. Io penso che un conto è la tutela della salute, un conto è spiegare ai ragazzi che è sempre meglio proteggersi, un conto è che lo Stato entri in camera da letto; quindi non mi sembra assolutamente una buona idea". Questa è la risposta del leader della Lega Matteo Salvini ad Alessandro Poggi, che lo ha intervistato ieri pomeriggio per Night Tabloid, trasmissione di Rai Due in onda questa sera. La polemica era scoppiata nei giorni scorsi per un emendamento alla manovra che il M5S aveva presentato, per poi ritirarlo, proprio per il mancato accordo con gli alleati di governo.

L'emendamento in questione prevedeva appunto la possibilità di fornire gratuitamente preservativi agli under 26, per chi è già esentato dal costo delle spese sanitarie e per i richiedenti asilo, o per chi è beneficiario di protezione internazionale. I pentastellati erano stati però accusati di aver ricalcato pedissequamente un emendamento della deputata del Pd Giuditta Pini, nonostante lo avessero già bocciato in Commissione. Il M5S in un secondo momento aveva deciso di ritirarlo, con la seguente motivazione: "L'idea di fornire preservativi gratis anche ai migranti beneficiari di protezione internazionale o richiedenti asilo merita attenzione, ma per il momento è destinata a non avere riscontro. Si tratta di un emendamento proposto da alcuni esponenti del Movimento 5 stelle, che hanno autonomamente preso una iniziativa importante, sulla quale però non c'è accordo con la Lega", aveva spiegato il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle Francesco D'Uva.

Oggi il titolare del Viminale è tornato sull'argomento da Palazzo Lombardia: "Io sto tagliando da 35 a 19 euro l'enorme costo per gli italiani del mantenimento di un esercito di richiedenti asilo, l'ultima delle cose di cui c'è bisogno è riempirli di preservativi onestamente. Invito i giovani a farlo quando vogliono e in maniera sicura e protetta, perché mi sembra nel 2018 da dementi mettersi a rischio e mettere a rischio la salute altrui".

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