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Presenza di frammenti metallici: ministero richiama cocco in polvere e farina biologica

Il ministero della Salute ha richiamato un lotto di farina di cocco “Baule Volante” in confezioni da 375 grammi per la possibile presenza di frammenti metallici. Per lo stesso motivo ha richiamato il cocco in polvere biologico “Fior di Loto” nella confezione da 500 grammi. I lotti interessati non vanno consumati.
A cura di Susanna Picone
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Ancora dei richiami di prodotti alimentari da parte del ministero della Salute. Con dei comunicati apparsi sul sito il ministero ha richiamato un lotto di farina di cocco “Baule Volante” per la possibile presenza di frammenti metallici all’interno e per lo stesso motivo ha richiamato anche un lotto del cocco in polvere biologico “Fior di Loto”. La farina di cocco biologica “Baule Volante” interessata dal richiamo è quella in confezione da 375 grammi commercializzata da Ecornaturasì, Via de Besi 20/c, Verona. Il lotto di produzione riporta la data di scadenza del 5/10/19 e il nome del produttore è Stella Food Srl con sede di stabilimento in via Massimo D’antona 5, Rivalta di Torino. Motivo del richiamo – si legge sul comunicato del ministero della Salute – è la “possibile presenza di frammenti metallici”. Si raccomanda dunque il consumatore di controllare il prodotto acquistato e le scorte in casa e se appartenenti al lotto richiamato di non consumarlo e di riportarlo al proprio negoziante che provvederà a sostituirlo o fornire il rimborso oltre che a chiarire eventuali dubbi.

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Per quanto riguarda il cocco in polvere biologico “Fior di Loto” come la farina oggetto di richiamo il motivo è, come si diceva, il medesimo. Non si esclude all’interno del prodotto alimentare possibile presenza di frammenti metallici. Il lotto del cocco in polvere biologico richiamato è quello venduto in confezioni da 500 grammi con data di scadenza 22/06/2019. Commercializzato da BV&FdL Srl Via Santa Maria in Duno snc, Bentivoglio (BO) da Stella Food, con sede dello stabilimento in Via Massimo D’Antona 5, Rivalta di Torino. Anche in questo caso il consiglio del ministero è di controllare il prodotto acquistato e le scorte in casa e se appartenenti al lotto richiamato di non consumarlo e di riportarlo al proprio negoziante.

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