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Pordenone, maestra abusiva picchia gli alunni con una bacchetta

La donna aveva allestito in un appartamento una scuola in cui insegnava il Corano e i fondamenti della lingua araba. È stata colta in flagranza grazie alla telecamera nascosta dai Carabinieri di Pordenone.
A cura di Redazione
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Una scuola a casa, ma – soprattutto – una scuola in cui si impartivano punizioni corporali. Sono queste le due accuse, cui corrispondono i reati di esercizio arbitrario della professione e maltrattamento dei minori, mosse contro una cittadina originaria del Bangladesh. La donna aveva organizzato in un appartamento a Maniago, in provincia di Pordenone, una scuola in cui insegnava il Corano e i fondamenti della lingua araba. Una telecamera nascosta del reparto operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Pordenone ha documentato non solo l'esercizio abusivo della professione, ma anche l'uso di una bacchetta per punire i bambini.

Nel video in apertura l'insegnante ha picchiato più volte i suoi alunni, tutti di origine bengalese e di età compresa tra i 3 e i 10 anni. La donna, secondo quanto disposto il 13 febbraio 2018 dal Gip del Tribunale di Pordenone, è ora sottoposta a misura coercitiva di divieto di espatrio e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Notizie di violenze sugli alunni hanno occupato le pagine della cronaca locale e nazionale in almeno altre due occasioni in meno di un mese. I racconti dei piccoli alunni di una scuola d'infanzia a Tarquinia hanno dato il là alle indagini dei finanziari del Comando Provinciale di Viterbo, mentre in Calabria un video confermerebbe le violenze esercitate da un insegnante di sostegno contro un allievo autistico di sette anni.

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