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Pordenone, Astrid sbranata dal cane a 3 anni: assolti la mamma e lo zio

Dopo 2 anni si chiude il processo per la morte della bimba di San Martino Tagliamento. Per il giudice il fatto non sussiste. E il padre aveva chiesto 2 milioni di euro di risarcimento.
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La morte di Astrid Guarini, la bimba di tre anni della provincia di Pordenone è stata una tragica fatalità. Lo ha stabilito il giudice Rodolfo Piccin che ha assolto dall'accusa di concorso in omicidio colposo lo zio Loris Truant, in relazione all'omessa vigilanza del cane. Dunque il fatto non sussiste. Il proprietario del cane e la mamma della piccola Astrid, Maria Menotto, presente al momento della tragedia, ma che non riuscì a salvare la figlia dall'aggressione del cane, sono stati assolti. Il padre della piccola si era costituito, invece, parte civile e aveva chiesto un risarcimento di 2 milioni di euro.

Il dramma è avvenuto il 25 maggio 2015 nel giardino dell'abitazione della famiglia di San Martino al Tagliamento. Un pastore tedesco di pelo nero, chiamato Cloe, azzannò alla trachea la piccola Astrid senza motivo. La bambina, stava giocando con una cugina nel cortile dell'abitazione dei parenti in via Tonello, dov'era stata accompagnata dalla madre quando è stata aggredita. La madre era lì a pochi metri: era entrata in casa della sorella per prendere una borsa frigo e avrebbe ritardato di qualche secondo, alle prese con la chiusura della porta di casa, difettosa. Il pastore belga ha dato un unico morso ad Astrid. Secondo le ricostruzioni, la bimba avrebbe dato delle crocchette al cane, per poi ritirare il cibo. La bambina morì poco dopo il ricovero in ospedale.

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