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Ponte del 25 Aprile: c’è la crisi, gli italiani scelgono la gita low cost

La crisi cambia l’ennesima “abitudine” degli italiani: la Coldiretti afferma che in pochissimi hanno scelto di trascorrere il weekend festivo lontano da casa, la gran parte delle famiglie si è infatti accontentata di una gita fuoriporta. Con pranzo a sacco e ritorno a casa per dormire.
A cura di Susanna Picone
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La crisi cambia l’ennesima “abitudine” degli italiani: la Coldiretti afferma che in pochissimi hanno scelto di trascorrere il weekend festivo lontano da casa, la gran parte delle famiglie si è infatti accontentata di una gita fuoriporta. Con pranzo a sacco e ritorno a casa per dormire.

Per molte famiglie italiane la ricorrenza festiva del 25 Aprile si è trasformata in una sorta di Pasquetta bis, nonostante il calendario favorevole di quest’anno che avrebbe consentito a molti di trascorrere un intero weekend fuori casa. Il perché del cambiamento delle abitudini degli italiani è da ricercare, ancora una volta, nella crisi economica. Sono 8 milioni gli italiani che nel primo ponte di primavera hanno infatti scelto di fare una semplice gita alternativa ai costosi viaggi che per tantissimi sono ormai proibitivi. È quanto ha stimato la Coldiretti: neanche un cittadino su dieci (7 per cento) si è concesso una vacanza con almeno una notte in albergo, e così durante il ponte del 25 Aprile è tornato prepotentemente di moda il viaggio a breve distanza.

Pranzo al sacco al posto del ristorante – Una giornata, insomma, da trascorrere nei parchi, a mare o in montagna, per poi tornare la sera a casa. Meglio se, durante la gita low cost degli italiani in crisi, si risparmia anche sul pasto. La Coldiretti afferma, infatti, che in molti hanno rinunciato al ristorante per dare spazio al pranzo al sacco portato da casa. E nella stessa ottica del “turismo verde” hanno avuto fortuna anche gli agriturismi, che più che per il pernottamento sono stati scelti perché offrono la possibilità di trascorrere una giornata lontano dalla città senza rinunciare – sottolinea Coldiretti – alla comodità e alla protezione garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna. Gli agriturismi hanno infatti raggiunto quest’anno le 240 mila presenze, il doppio rispetto al 2012.

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