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Pompei, Ercolano, Reggia di Caserta: 55mila ingressi in un giorno: “È l’oro campano”

Ancora un successo in termini di visitatori per la #domenicalmuseo. Nei maggiori siti culturali campani lo scorso 4 giugno sono state decine di migliaia le presenze. Su tutti svettano, come sempre, gli Scavi di Pompei e la Reggia di Caserta.
A cura di Redazione Cultura
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Ancora un successo in termini di visitatori per la #domenicalmuseo, la promozione introdotta nel luglio del 2014 dal ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo guidato da Dario Franceschini, che prevede l'ingresso gratuito nei musei e nei luoghi della cultura statali ogni prima domenica del mese. In questa edizione di giugno, sin dalle prime ore del mattino è stata registrata una grande affluenza di visitatori nei musei e nelle aree archeologiche statali e nei tanti musei civici che aderiscono alla promozione.

In tutto quasi 500 quelli presenti sul sito del MiBact. Tra le regioni italiane, la Campania è stata letteralmente presa d'assalto da turisti e visitatori. Da fonti del Mibact, ecco i più importanti dati definitivi di oggi nei principali luoghi della cultura campani:

  1. 21.017 Pompei,
  2. 17.111 Reggia di Caserta,
  3. 4.584 Museo archeologico nazionale di Napoli,
  4. 4.176 Parco archeologico di Ercolano,
  5. 4.155 Parco archeologico di Paestum,
  6. 4.043 Museo di Capodimonte

In totale, oltre 55mila ingressi nella sola giornata di domenica. Un vero trionfo. E nel conteggio nono sono stati presi in considerazione i siti minori, non presenti nella classifica sui dati definitivi pubblicata sul sito del MiBact.

In Campania, domenica scorsa, il record di affluenza è stato stabilito dalla Reggia di Caserta e da Pompei che, con gli Scavi e il Santuario, resta una delle mete preferite dai turisti. A Napoli, invece, il museo più visitato è stato il MANN, seguito dal Museo di Capodimonte che ospita ancora l'opera Parade di Pablo Picasso. Tra loro, il Parco Archeologico di Ercolano e quello di Paestum. Insomma, pare che lo stop del Tar del Lazio alle nomine di alcuni direttori voluti da Franceschini non abbia influito minimamente sulla voglia di cultura gratis e di partecipazione da parte dei visitatori.

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