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Poliziotto morto in autostrada, il commento choc: “Che bello, uno sbirro in meno”

Angelo Spadaro, agente di polizia di 55 anni, ha perso la vita ieri in seguito a un incidente lungo l’autostrada Palermo Catania. Molti i commenti di cordoglio, ma anche uno offensivo: “Che bello, uno sbirro in meno”.
A cura di Davide Falcioni
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"Che bello, uno sbirro in meno". E' il commento scritto da C.M alla notizia della morte di Angelo Spadaro, agente di polizia di 55 anni che ha perso la vita ieri in seguito a un incidente lungo l'autostrada Palermo Catania. Il poliziotto lavorava alla Sottosezione Polizia Stradale di Giardini Naxos ed è rimasto schiacciato contro il guard rail da un camion che l'ha investito mentre stava prestando soccorso per un altro incidente. Insieme a lui, hanno perso la vita anche una donna di 80 anni e un camionista, mentre altre sei persone sono rimaste ferite. Spadaro lascia i genitori, una sorella e un fratello.

La notizia della morte di Spadaro ha suscitato profonda commozione, ma purtroppo non sono mancati i commenti offensivi, come rilevato anche da Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap): "L'odio contro le divise non si arresta neanche davanti ad un evento tragico – ha commentato il sindacalista – come quello che ieri ha visto Angelo Spadaro, poliziotto in servizio presso la stradale di Giardini Naxos, perdere la vita mentre prestava servizio in autostrada. Un’auto lo ha investito in pieno senza lasciargli scampo. Ai tanti messaggi di cordoglio e vicinanza per la tragica scomparsa del collega, si aggiungono anche le bestialità di chi, non conosce il significato della parola rispetto. ‘Che bello uno sbirro in meno', è’ l’orribile commento di un tale Christian Milano di Palermo. Lo stesso, che sul suo profilo facebook, ha pubblicato più volte insulti e auguri di morte nei confronti delle Forze dell’Ordine". Il sindacalista ha quindi annunciato: "Come abbiamo sempre fatto denunciamo tutti coloro che irridono e offendono la memoria dei nostri colleghi che hanno perso la vita mentre stavano garantendo ai cittadini un diritto fondamentale: la sicurezza".

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