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Zingaretti: “Renzi? Mi ha avvisato della scissione con un messaggio whatsapp”

Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti: “Renzi e Salvini sono persone con idee diverse cui conviene litigare per far parlare di sé. Ma la grande forza dell’alternativa si chiama Pd che è l’unica vera forza nazionale che intercetta cambiamento e giustizia sociale”.
A cura di Davide Falcioni
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Ha subito una scissione da uno dei suoi predecessori alla guida del Partito Democratico, ma Nicola Zingaretti non si scompone dall'aplomb che lo contraddistingue e nei confronti di Matteo Renzi non usa toni bellicosi, ma non lesina neppure dure critiche. Della decisione dell'ex Presidente del Consiglio di fondare il partito Italia Viva Zingaretti dice che si è trattato di un errore e – alla domanda posta durante la trasmissione "L’intervista di Maria Latella" di Sky Tg24 rispetto al fatto di essere stato avvertito dell'intenzione di Renzi di andarsene dal PD – risponde: "Ovviamente no. Lo avrei detto pubblicamente subito. Io ho ricevuto un Whatsapp quando la decisione era già presa. Io l'ho saputo con un Whatsapp". E sull'ipotesi di un dualismo tra Renzi e Salvini il segretario del PD aggiunge: "Sono persone con idee diverse cui conviene litigare per far parlare di sé. Ma la grande forza dell'alternativa si chiama Pd che è l'unica vera forza nazionale che intercetta cambiamento e giustizia sociale". "Lo scontro con una potenza politica e culturale come la destra di Salvini – osserva – ha bisogno di una forza democratica e pluralista che combatta quella deriva e dimostri che i problemi che Salvini cavalca sono risolvibili con il buon governo. La sfida del Pd non è negare i problemi degli italiani ma che non è l'odio a risolverli", conclude.

Zingaretti: "Alleanze col M5s nelle regioni? Ragioneremo caso per caso"

Rispetto all'ipotesi di concludere positivamente un accordo con il Movimento Cinque Stelle alle elezioni regionali in Umbria Zingaretti precisa che "non c'è nessun automatismo per le Regionali, ogni Regione dovrà decidere sulla base delle proprie leadership, dei propri contenuti, ma c'è una vocazione unitaria a provarci, rafforzando un'idea i Paese basato sulla crescita e sul benessere. Si comincia dall'Umbria, poi vedremo".  Il leader del PD ha aggiunto: "E' un fatto positivo che si sta provando a verificare le condizioni per governare e dare risposte insieme ai cittadini, poi si vedrà" in altre realtà locali, "e sta avendo il sopravvento anche sulle differenze, che ci sono, siamo due forze alternative ma non possiamo vivere solo guardando agli interessi dei partiti che fanno parte del governo, abbiamo il dovere di provarci e credo che gli italiani giudicheranno in modo positivo questo sforzo".

Zingaretti: "La politica dei porti chiusi di Salvini pura demagogia"

Il segretario nazionale del PD ha anche commentato l'agenda politica del governo Conte Due a partire dalle novità sul tema delle migrazioni: "Sui porti c'è stata demagogia da parte di Salvini. La politica dei ‘porti chiusi' non ha risolto nulla". Secondo il Presidente della Regione Lazio Italia e Ue devono andare in Libia e non illudersi che l'unico modo per affrontare il problema dei migranti sia dire ‘porti chiusi' Dire ‘porti chiusi' non risolve il problema. La demagogia ha fallito". Quanto alle politiche fiscali  secondo Zingaretti "le tasse le ha aumentate il Governo dove c'era Salvini. La flat tax avrebbe sfasciato i conti. Questo Governo si è impegnato a non far scattare le clausole di salvaguardia, e lo farà anche abbassando le tasse sui redditi medio-bassi. E' giusto adottare politiche che mettono al centro le scelte ecologiche e green, questo Governo dovrà capire quali adottare. Sono favorevole a una riconversione ecologica, ma servono scelte utili e possibili in ogni Paese, il copia e incolla lo fa chi non ha una cultura politica".

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