Vendola: “Renzi è come l’idrolitina” e lancia Prodi al Quirinale

Ce ne ha per tutti Nichi Vendola, il Governatore della Puglia e candidato alle primarie del centrosinistra stuzzicato dai lettori del Corriere della Sera. Per i rivali alle primarie, Bersani "dai deboli compromessi", e Renzi "idrolitina nell'acqua morta della politica", ma anche con Monti, Berlusconi e Grillo con qualche tirata d'orecchi anche all'amico Di Pietro. Tema centrale ovviamente le alleanze, quelle locali come in Sicilia, dove è stato decretata la sconfitta della sinistra alleata all'Idv, a quelle nazionali con l'incognita del candidato Premier del centrosinistra. Nessun veto spiega Vendola ma certamente i centristi dell'Udc non sarebbero nel posto giusto con Sel e Pd, nonostante la vittoria alle elezioni Regionali in Sicilia. "Il fatto che Miccichè, pupillo di Berlusconi, si predisponga a entrare nel governo di Crocetta la dice lunga, è la Sicilia che ha perso con il 53% di astensionismo" ha spiegato il leader di Sel e comunque "la Sicilia non è un laboratorio politico nazionale, lo vedremo, sarà la scoperta di un dramma".
Certamente quello che non serve è il populismo che "è un veleno" per questo avverte l'amico Di Pietro di non sbilanciarsi troppo anche con il M5S. Anche per questo nessun accostamento con Grillo che "investe sulle macerie, io penso invece che bisogna investire sulle responsabilità" spiega ancora Vendola. Per quanto riguarda le primarie invece sì alla regola del "chi perde sostiene il vincitore, ma Renzi è stato sleale a ridicolizzare la carta d'intenti del centrosinistra e se lui ne fa carta straccia, liberi tutti". Infine ultima battuta per Prodi che Vendola vedrebbe bene al Quirinale come prossimo presidente della Repubblica, ma è solo un'idea personale in attesa di sapere la sentenza del tribunale per l'accusa di abuso d'ufficio, in caso di condanna infatti Vendola ha promesso il ritiro dalla vita politica italiana.