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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina, un gruppo di esperti italiani andrà a indagare sul massacro di Bucha

Il ministro degli Esteri ha annunciato che un gruppo di esperti forensi italiani andrà a Bucha “per supportare la corte internazionale per verificare e dimostrare i crimini di guerra perpetrati in Ucraina”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Sostenere l'Ucraina, fermare la guerra, condannare Putin. Il ministro degli Esteri ha usato parole chiare durante il suo intervento al congresso di Articolo 1. Luigi Di Maio, salito sul palco dopo il ministro Speranza, ha cominciato con un annuncio: "In questo momento, nell'ambito della cooperazione internazionale, il governo ha deciso l'invio di esperti forensi per supportare la corte internazionale per verificare e dimostrare i crimini di guerra perpetrati in Ucraina". E ha sottolineato: "È un lavoro importante, l'Italia vuole accertare i crimini di guerra commessi dalle forze di occupazione russe". Poi Di Maio ha insistito: "Questi crimini, che abbiamo visto in Ucraina, non possono restare impuniti, i responsabili vanno perseguiti, portati di fronte alla giustizia, alle corti internazionali".

Il ministro Di Maio si è concentrato, durante il suo intervento, sul tema della guerra in Ucraina e delle sanzioni alla Russia: "La guerra di Putin è di aggressione, ingiustificata e ingiustificabile, contro le norme di diritto internazionale, dobbiamo condannarla nei modi più fermi – ha detto il ministro pentastellato – Ha creato un vulnus all'ordine internazionale. La comunità internazionale ha condannato la condotta di illegale Mosca". E sulle sanzioni ha chiarito: "Sono l'unico strumento pacifico che si può usare per fermare Putin, l'alternativa è la guerra e noi ci siamo battuti per evitare che la Nato entrasse nel conflitto scatenando la terza guerra mondiale".

Poi il ministro ha chiarito che "è giusto parlare dell'allargamento all'Ucraina dell'Ue", perché "noi non siamo nessuno per impedirgli di nutrire questa ambizione", ma "abbiamo Paesi nei Balcani che da dieci anni aspettano di entrare nell'Ue". Il punto fondamentale per Di Maio è "sostenere l'Ucraina e fermare la guerra". Poi il ministro ha attaccato: "È già una guerra mondiale dal punto di vista economico. Quello che sta avvenendo su energia e caro prezzi succede in ogni area del globo. Siamo impegnati in un'iniziativa per ridurre ed eliminare la dipendenza dal gas russo, abbiamo condiviso una strategia energetica".

"L'Italia per consenso di tutte e due le parti sarà uno dei Paesi garanti dell'accordo di sicurezza e neutralità dell'Ucraina – ha poi annunciato Di Maio – Lavoreremo in questa direzione, cercando un cessate il fuoco, con un negoziato sullo status dell'Ucraina, sulla definizione di una nuova prospettiva di sicurezza". Questo punto era già stato spiegato dal presidente Zelensky e dovrebbe comportare un ruolo centrale del nostro Paese in caso si dovesse arrivare a un accordo di pace.

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