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Guerra in Ucraina

Ucraina, Mario Draghi dice che accettare una vittoria russa “demolirebbe l’Europa”

Mario Draghi torna a parlare dell’Ucraina dal Mit di Boston. Secondo l’ex premier accettare una vittoria russa “infliggerebbe un colpo fatale all’Ue”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ex presidente del Consiglio Mario Draghi torna a parlare dagli Stati Uniti. Al centro del suo intervento al Mit di Boston, dove ha ritirato il Miriam Prozen Prize dal Golub Center for Finance and Policy, c'è la questione della guerra in Ucraina e le ripercussioni che potrebbe avere in tutta Europa. Secondo l'ex premier Putin va fermato subito e Kiev deve entrare nella Nato.

"La brutale invasione russa dell'Ucraina non era un atto di follia imprevedibile" ma "un passo premeditato" di Vladimir Putin e "un colpo intenzionale per l'Ue. I valori esistenziali dell'Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica". Per Draghi, accettare una vittoria russa "infliggerebbe un colpo fatale all'Ue". 

"Accettare una vittoria russa o un pareggio confuso indebolirebbe fatalmente altri Stati confinanti e manderebbe un messaggio agli autocrati che l'Ue è pronta a scendere a compromessi su ciò che rappresenta, su ciò che è. Segnalerebbe inoltre ai nostri partner orientali che il nostro impegno per la loro libertà e indipendenza – un pilastro della nostra politica estera – non è poi così incrollabile", ha detto l'ex premier.

"Vincere questa guerra per l'Europa significa avere una pace stabile, e oggi questa prospettiva appare difficile. L'invasione della Russia fa parte di una strategia delirante a lungo termine del presidente Putin: recuperare l'influenza passata dell'Unione Sovietica e l'esistenza del suo governo è ora intimamente legata al suo successo. Ci vorrebbe un cambiamento politico interno a Mosca perché la Russia abbandoni i suoi obiettivi, ma non vi è alcun segno che un tale cambiamento si verificherà", ha aggiunto.

Per Draghi "La guerra in Ucraina e l’inflazione sono la conseguenza di un cambio del paradigma, che negli ultimi due decenni ha spostato la geopolitca dalla competizione al conflitto". Per questo "Europa e Stati Uniti non hanno alternativa se non garantire la sconfitta della Russia in Ucraina".

La vittoria della Russia "demolirebbe l'Europa". Quindi, ha proseguito Draghi nel suo intervento trasmesso sul sito del Mit, gli Stati membri "devono rafforzare la propria capacità di difesa e garantire all’Ucraina tutta l’assistenza di cui ha bisogno, garantendo anche il suo ingresso nella Nato". 

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