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Guerra in Ucraina

Ucraina, Di Maio: “Lavoriamo alla pace e all’escalation diplomatica, ma dobbiamo essere in due”

Il ministro degli Esteri è tornato ad attaccare duramente la Russia, sia per la guerra scatenata in Ucraina sia per il blocco del grano che rischia di mettere in ginocchio l’Africa: “Noi continueremo a lavorare per la pace, per un’escalation diplomatica – ha sottolineato Di Maio – Ma per volere la pace bisogna essere in due”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La pace, crisi del grano, gli attacchi di Mosca all'Italia. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenuto a margine di un evento a Napoli, è andato ancora una volta all'attacco di Putin e dell'aggressione russa in Ucraina: "La guerra non sta solo provocando, a causa della Russia, effetti nell'area dove si sta tenendo il conflitto, ma anche a migliaia chilometri di distanza – ha messo in guardia il pentastellato – Ovviamente questi effetti interesseranno l'Europa e prima tra tutti l'Italia". Il titolare della Farnesina si riferisce allo stop al grano ucraino: "Qui rischiamo che scoppino nuove guerre a migliaia di chilometri di distanza dall'Ucraina a causa del fatto che la Russia, con le navi militari, sta bloccando l'export di grano dai porti ucraini – ha sottolineato – Questa settimana terremo un importante evento di dialogo tra tutti i Paesi del Mediterraneo per trovare una soluzione che, per esempio, eviti una crisi alimentare che provocherà maggiori flussi migratori verso l'Italia".

L'obiettivo della diplomazia italiana è chiaro, come ha ribadito ancora una volta il ministro degli Esteri: "Noi continueremo a lavorare per la pace, per un'escalation diplomatica. Ma per volere la pace bisogna essere in due". L'Ucraina "ha fatto importanti aperture negli ultimi mesi, ma la Russia continua a intensificare i bombardamenti sul Donbass". Poi ha attaccato: "È inaccettabile che la Russia dia lezioni di libertà all'Italia. È in Russia che quando si protesta contro la guerra si viene arrestati". E ancora: "Qui siamo un Paese libero dove i media stanno raccontando la guerra – ha insistito Di Maio – E stanno raccontando che la Russia è l'aggressore. La notte del 24 febbraio Putin ha deciso di aggredire l'Ucraina e questo è un fatto storico incontrovertibile".

I problemi, per l'Italia, non finiscono qui: "Non possiamo non tener conto del fatto che anche nel Pnrr abbiamo problemi che stanno scaturendo dalla guerra in Ucraina – ha spiegato Di Maio – Il costo dei materiali e dell'energia purtroppo incide sulla costruzione delle infrastrutture e sulla realizzazione di parte dei progetti del Piano". Poi ha ricordato: "Abbiamo investito circa 30 miliardi di euro per mitigare gli effetti della guerra su famiglie e imprese". E infine il ministro degli Esteri ha sottolineato l'importanza del Consiglio europeo che si terrà a fine giugno: "Il presidente Draghi andrà a discutere al tavolo europeo di importanti temi – ha concluso – il tetto massimo al prezzo del gas, la crisi alimentare, la soluzione diplomatica".

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