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Tregua tra Renzi e Calenda, Azione e Italia Viva uniti alle elezioni europee: si lavora all’intesa

Tregua tra Renzi e Calenda in vista delle elezioni europee: Azione e Italia viva potrebbero presentarsi insieme. L’intesa è stata suggellata in un documento unitario firmato ieri dai gruppi al Senato. Oggi un nuovo incontro alla Camera.
A cura di Annalisa Cangemi
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Sembrava la fine di un'alleanza, e invece il lavoro dei pontieri delle scorse settimane ha portato buoni frutti, al punto che oggi si intravedono segnali di pace, o quantomeno una tregua, tra Renzi e Calenda in vista delle elezioni europee: un lista insieme con Azione e Italia viva insomma è ancora possibile.

La dichiarazione di Calenda di qualche settimana fa, dopo giorni di insulti e accuse reciproche, sembrava aver chiuso la questione: "Ci saranno due partiti che andranno separati", alle europee 2024. Secondo l'ex ministro dello Sviluppo economico se alla fine è naufragata del tutto la possibilità di dar vita al partito unico del Terzo Polo la responsabilità è stata esclusivamente di Matteo Renzi "che arrivato al dunque ha detto no". Ora però sembra che i due leader ci abbiano ripensato, almeno in parte. Forse è presto per dire che tra Azione e Iv tutti i vecchi dissapori siano stati accantonati, ma adesso c'è quantomeno una base comune su cui lavorare, un nuovo documento unitario, che ieri è passato all'unanimità al Senato.

Cosa dice il documento firmato da Azione e Iv per le europee 2024

Ieri alla riunione dell'assemblea del gruppo a Palazzo Madama – organizzata dalla renziana Raffaella Paita, che è anche capogruppo al Senato di Azione-Italia viva – erano presenti sia Renzi che Calenda, seduti non proprio accanto ma quasi. Oggi è in programma un nuovo confronto alla Camera, dove i renziani sono 10 e i calendiani 11, tutti guidati da Matteo Richetti, fedelissimo di Calenda, a cui toccherà il compito di far approvare definitivamente l'intesa raggiunta ieri sera al Senato. Domani pou al Teatro Eliseo di Roma per la tappa italiana di Renew Europe ci sarà un altro incontro, con Renzi e Calenda insieme sul palco. La certezza è comunque che per il momento i gruppi parlamentari restano uniti, "essendo questo un mandato preciso degli elettori del Terzo polo" sottolinea Azione, sebbene con gli ultimi arrivi Iv avesse la possibilità di crearne uno autonomo al Senato.

"Alle Europee, quando ci sarà da decidere parleremo con tutti", ha detto Carlo Calenda ieri entrando al Senato prima del chiarimento con gli alleati. "Faremo tutto in assoluta autonomia, a patto che quelli con cui dovremo fare la lista non avranno avuto comportamenti ostili. Sto andando a fare una riunione con loro", ha aggiunto Calenda. Alla domanda se si potrà ricostruire un clima di fiducia con Renzi, il leader di Azione ha risposto così: "Nella vita è tutto possibile, andiamo a sentire". 

Nel documento che i due partiti stanno discutendo c'è quindi l'impegno a valutare la possibilità di dar vita a una lista unitaria per le elezioni europee. Ma si chiede anche il rispetto dei "principi di lealtà e correttezza" reciproca. Anche se nello stesso documento si specifica che nell'impegno a valutare la realizzazione di una lista unitaria si procederà nella "autonomia" delle due forze politiche. 

L'incontro di ieri sera insomma si è concluso positivamente. "Sono molto soddisfatto. È stata una riunione in cui si è deciso che, in autonomia, i partiti decideranno nei tempi che servono alle elezioni europee, a valutare se ci sono le condizioni per fare una lista comune e con gli altri soggetti che si riconoscono con Renew, e non solo", ha confermato il leader di Azione.
Calenda ha aggiunto che questo avverrà "solo a condizione che venga ristabilita una lealtà e correttezza da parte di tutti".
Alla domanda su come siano stati i rapporti con Matteo Renzi nella riunione, Calenda si è limitato a dire: "Non c'è stata nessuna randellata". 

Nessuna dichiarazione invece da Renzi al termine della riunione, se non il riferimento al documento comune. "Tra loro c'è stato un rapporto di grande franchezza e civile", ha riferito la capogruppo al Senato, Raffaella Paita definendo documento "un passo avanti".

"Viene meno il veto di ‘Floris', nel quale Calenda aveva dichiarato apertamente di non voler andare nella direzione" di una lista insieme, ha spiegato ancora la capogruppo al Senato di Azione-Iv. "Sarà un percorso faticoso, che necessiterà di una serie di passaggi e che non diamo per scontato, ma va sicuramente nella direzione di una lista unitaria alle europee". 

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