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Trasporti, il nodo dei controllori che dovranno vigilare anche sulle norme anti-Covid

Mancano pochi giorni a settembre, quando oltre all’inizio del nuovo anno scolastico si ripartirà anche a pieno regime con le attività lavorative, ma ci sono ancora diversi nodi da sciogliere. Uno di questi è quello dei trasporti. Nelle linee guida consegnate ieri dal ministero alla Conferenza delle Regioni si afferma che i controllori, oltre che verificare il biglietto, dovranno anche assicurarsi del rispetto delle norme anti-Covid. Ma le autorità locali chiedono più risorse per far fronte alla carenza di personale, specialmente alla luce dei nuovi compiti.
A cura di Annalisa Girardi
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Manca meno di un mese alla riapertura della scuola e uno dei principali nodi che deve ancora essere risolto è quello che riguarda i trasporti. In una riunione con la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, e i presidenti delle Regioni e delle Province autonome, il ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini, ha chiesto alle autorità locali di aggiornare i loro piani per il trasporto pubblico entro la prossima settimana. E anche se al termine dell'incontro si è parlato di un "clima disteso e collaborativo", le amministrazioni locali avrebbero comunque sottolineato una serie di dubbi sulle indicazioni riservate al comparto, in particolare per quanto riguarda i controlli.

I controllori infatti, oltre che verificare il biglietto di viaggio, dovranno anche farsi carico di assicurare il rispetto delle norme anti-Covid. Quindi della capienza ridotta all'80%, del distanziamento e del corretto uso della mascherina. I sindacati chiedono che, per far fronte ai nuovi compiti, siano stanziate più risorse per aumentare il personale. Le parti sociali parlano di "problemi di gestione non facili se non ci si confronta su come e con quale personale verrà svolta tale attività".

Un altro tema, inoltre, è anche quello dello scaglionamento del servizio. Nelle linee guida consegnate al Comitato tecnico scientifico e alle autorità locali, infatti, si raccomanda di differenziare gli orari di lavoro, di apertura dei negozi, delle scuole e dei servizi, proprio per evitare affollamento sui mezzi di trasporto. Ma c'è ancora molto da fare su questo fronte, e le tempistiche sono sempre più brevi.

"Ancora una volta il ministero ha perso un'occasione per adeguare il sistema del trasporto pubblico locale alle esigenze ordinarie e straordinarie dei cittadini", commentano da Fratelli d'Italia, definendo "inappropriate" le linee guida presentate ieri alla Conferenza delle Regioni e accusando il governo di fare "finta che sui mezzi pubblici non esista il Covid". Puntando il dito ancora contro il ministero, la nota di FdI afferma che si "prevede addirittura il ritorno del controllore a bordo con compiti di verifica, non solo del biglietto ma anche della corretta applicazione delle misure anti-Covid, quali la capienza dell'80%, il distanziamento sociale ed il corretto utilizzo della mascherina". E ancora: "Questi aspetti non possono essere monitorati dal personale delle aziende del trasporto pubblico sia per numero di addetti interessati al controllo (ne servirebbero decina di migliaia) sia per disposizioni normative e legislative (assenza del potere sanzionatorio). Misure a cui le aziende, inoltre, oggi non possono dare riscontro a causa della scarsa disponibilità delle risorse economiche ordinarie provenienti dall’ex fondo nazionale per il trasporto pubblico locale".

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