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Tetto contante, non c’è in dl Aiuti, sarà in manovra. Conte: “Figuraccia del governo, nessuna urgenza”

Il limite del contante passerà a 5mila euro da gennaio, ma la misura non c’è più del decreto Aiuti quater, sarà inserita in manovra. Conte: “Ennesima figuraccia del governo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'innalzamento del tetto al contante sarà di 5mila da gennaio, come era stato anticipato nei giorni scorsi. Ma la misura è stata rimandata alla manovra di bilancio. Nell'ultima bozza del testo del decreto Aiuti quater infatti l'aumento del tetto del contante non c'è più.

In una precedente versione della bozza del provvedimento, come abbiamo scritto, uno dei punti riguardava proprio il tetto al contante: dal 1 gennaio 2023, sarebbe passato da mille euro (come previsto a legislazione corrente) a 5mila euro. Il comma, però, è stato eliminato dall'ultima versione del decreto in circolazione, atteso alla firma del capo dello Stato e in Gazzetta ufficiale. Attualmente il tetto al contante è di 2mila euro, ma senza un intervento del governo dal primo giorno del nuovo anno la soglia passerebbe a 1000 euro. La Lega si è affrettata a far sapere che non c'è alcuna variazione del percorso: "Nessun problema: dal 1 gennaio 2023 il tetto per l'uso del contante salirà a 5mila euro. La norma sarà inserita nella Legge di Bilancio", ha fatto sapere il Carroccio in una nota. A cosa si deve però lo slittamento della misura? Il rinvio si è reso necessario perché mancavano i requisiti di necessità e urgenza propri dei decreti legge.

"Ennesima figuraccia del governo. L'innalzamento del tetto al contante viene depennato all'ultimo dal decreto Aiuti perché mancano i requisiti di emergenza previsti dal decreto legge. Il governo Meloni non si era accorto che girare con 5mila euro in contanti in una valigetta non è l'urgenza per un cittadino comune. Sicuramente lo è per evasori, corrotti e criminalità organizzata", ha commentato su Facebook, il leader del M5S Giuseppe Conte.

"Ci riproveranno nella legge di bilancio. Noi daremo battaglia perché ci si preoccupi di famiglie e imprese in difficoltà e non di come creare praterie per l'illegalità".

"Da notizie di stampa si apprende che dal decreto Aiuti quater, approvato dal governo la settimana scorsa e non ancora pubblicato in Gazzetta, sparisce l'innalzamento del tetto al contante a 5mila euro. Sarà introdotto in legge di bilancio. Mancavano – come era ovvio – i requisiti di necessità e urgenza, perché la misura sarebbe entrata in vigore dall'anno prossimo. A prescindere dal merito del provvedimento, un evidente scivolone del governo. Ora potremo vedere finalmente in gazzetta ufficiale il decreto visto che pare ci siano altre modifiche?", ha scritto in una nota Mariastella Gelmini, vicesegretaria nazionale e portavoce di Azione.

Sulla vicenda è intervenuto anche il dem Matteo Ricci: "Indovinate? L'aumento del tetto al contante non era necessario, né urgente. Il governo di destra non può inserirlo nel decreto Aiuti, proverà a spostarlo in legge di Bilancio. È solo un favore a evasori e criminalità che contrasteremo con forza, in qualsiasi modo proveranno a farlo passare", ha scritto su Twitter il sindaco di Pesar.

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