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Elezioni politiche 2022

Elezioni, Castellone (M5s) a Fanpage.it: “Giusto il limite dei due mandati, la politica è servizio”

In un’intervista a Fanpage.it Mariolina Castellone, capogruppo M5s al Senato, spiega perché non è possibile un’alleanza con il Pd in questa campagna elettorale: “Se il Pd rinnega, come ha fatto, rinnega i temi progressisti in cui crediamo, non c’è margine certamente per ricucire”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Per Mariolina Castellone, capogruppo M5s al Senato, ricucire con il Partito Democratico, in questa fase di campagna elettorale, non è possibile, perché il Movimento non vuole ritrovarsi all'interno di "un'accozzaglia". 

Nonostante gli appelli e le richieste di riaprire un canale, che arrivano da Sinistra italiana e da Europa Verde, che chiedono di dar vita a un grande fronte progressista in chiave antisovranista, la parlamentare pentastellata è netta: "Noi rispondiamo che certamente non ci convince un programma politico in cui di fatto vengono rinnegati quei temi progressisti in cui invece crediamo fortemente e sui quali abbiamo lavorato in questa legislatura. Al momento se il Pd rinnega, come ha fatto, quei temi, non c'è margine certamente per ricucire". Del resto la sua posizione è in linea con quanto detto questa mattina dal presidente Giuseppe Conte: "Col Pd per il futuro non escludo un dialogo, non un'alleanza. Per queste elezioni assolutamente non se ne parla di avere rapporti col Pd. Che rapporto può avere il Movimento 5 stelle con una forza politica che sta chiudendo accordi da Calenda a Di Maio a Renzi a Brunetta a Carfagna? Questa è un'ammucchiata dove noi non ci potremmo mai ritrovare, perché sono personalità divisive e litigiose. La politica fatta così significa tutto e il contrario di tutto". 

Diverso invece il discorso per quanto riguarda un'alleanza con la lista rosso-verde, se questa dovesse decidere di confluire all'interno del cosiddetto ‘terzo polo', l'area che il M5s identifica come il ‘campo giusto'. Sul punto Castellone dice che che si sono "interlocuzioni in corso". Ma nulla è ancora stato definito, visto che Bonelli e Fratoianni non hanno interrotto il lavoro diplomatico, nel tentativo di riavvicinare Conte e Letta.

Castellone respinge poi la narrazione del "voto utile", rilanciato negli appelli di questi giorni di Letta e Meloni, secondo cui la sfida alle urne sarà giocata tutta tra le principali forze politiche di due blocchi, e cioè il centrosinistra, guidato dal Pd, e il centrodestra, trainato da Fratelli d'Italia. Castellone sottolinea invece l'importanza del "voto credibile", quello che per un partito come il M5s che non ha rinnegato i suoi principi.

La regola del limite dei due mandati rimane

Oggi il presidente del M5s Giuseppe Conte ha comunicato ai vertici la decisione sulla regola del limite dei due mandati: la norma rimane e non saranno previste deroghe per le candidature in vista delle politiche del 25 settembre. Castellone afferma che la regola del doppio mandato "è uno principi fondatori" del M5s, "e parte dall'idea che la politica deve essere vissuta come un servizio. Chi pensa dalla società civile di voler dare un contributo alla gestione del Paese deve avere la possibilità di farlo. La mia esperienza personale è proprio questa, quella di un medico, di una ricercatrice che nel 2018 ha inviato il suo curriculum al Movimento, mettendosi a disposizione. E quindi l'auspicio è che davvero possiamo essere sempre più aperti anche al coinvolgimento della società civile, per evitare che in politica ci siano solo persone che sono in Parlamento da 30-40 anni, che hanno vissuto tutta la vita lì, perché si rischia di perdere il contatto con la realtà".

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