431 CONDIVISIONI

Terza dose di vaccino contro il Covid al via da oggi: il calendario delle somministrazioni

Da oggi comincia la somministrazione della terza dose di vaccino contro il Covid in tutta Italia. Dopo il via libera dell’Aifa si parte da immunodepressi, trapiantati e altre persone con fragilità, poi si passerà agli over 80 e agli ospiti delle Rsa, infine al personale sanitario particolarmente esposto al rischio Covid.
A cura di Tommaso Coluzzi
431 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo settimane (o forse mesi) di discussioni sulla terza dose di vaccino contro il Covid – sia sull'efficacia dal punto di vista sanitario che sull'utilità in un mondo in cui in molti non hanno ricevuto neanche la prima – la somministrazione comincia: da oggi, 20 settembre, come previsto dalla circolare del ministero della Salute arrivata dopo aver chiesto il parere all'Associazione italiana del farmaco, verranno inoculate le terze dosi ai cittadini con particolari caratteristiche. Si comincia a partire dai più fragili e dai più anziani, e più in generale dalle categorie a rischio. Anche perché, per ora, il via libera dell'Aifa è arrivato limitatamente a quelle categorie e ha definito delle procedure specifiche in termini di tempo. "Da oggi in tutta Italia si inizia a somministrare la dose aggiuntiva alle persone più fragili – ha commentato il ministro Speranza – È un passo avanti importante per dare protezione a chi ha un sistema immunitario più debole. Ancora una volta grazie a tutto il personale sanitario".

Il calendario della terza dose: a chi tocca e da quando

Ufficialmente la somministrazione della terza dose di vaccino comincia oggi, anche se in realtà per alcuni pazienti nel Lazio è arrivata già la scorsa settimana. Per quanto il calendario sia diverso Regione per Regione, la linea da seguire è la stessa per tutti ed è quella dettata dalle agenzie regolatrici: da oggi si parte con immunodepressi, trapiantati, malati oncologici e dializzati; poi sarà la volta degli over 80 e degli ospiti delle residenze per anziani, le cosiddette Rsa; infine toccherà – anche se in un secondo momento ancora non definito – al personale sanitario per il quale, però, bisognerà considerare il rischio a livello personale (ad esempio se lavora in un reparto a contatto con pazienti Covid). Si tratta di quasi due milioni e mezzo di persone.

Perché somministrare la terza dose di vaccino contro il Covid

Per ora l'Aifa ha approvato la terza dose seguendo due strade: quella della dose addizionale e quella della dose cosiddetta booster. Si parla dello stesso vaccino ovviamente – sempre Pfizer o Moderna, con quelli a vettore adenovirale esclusi – ma la differenza sta nel motivo per cui viene somministrata: per dose addizionale "si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria" e viene somministrata ai fragili – dai trapiantati agli immunodepressi – ad almeno 28 giorni dalla seconda dose; la dose booster, invece, "si intende una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale", ovvero la terza dose per chi è a rischio, dagli over 80 al personale sanitario, che viene somministrata ad almeno sei mesi di distanza dalla seconda.

431 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views