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Stop auto benzina e diesel dal 2035, Salvini: “È un regalo alla Cina, fermeremo questa follia”

“La Lega in Europa farà di tutto per fermare questa follia”, ha detto Matteo Salvini, parlando dell’accordo tra Parlamento e Consiglio Ue per lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel entro il 2035.
A cura di Annalisa Girardi
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"Un errore, un regalo alla Cina: fabbriche e negozi chiusi in Italia e in Europa, operai e artigiani senza lavoro e stipendio, e dipendenza a vita dalla Cina". Queste le parole, affidate ai social, con cui Matteo Salvini ha commentato l'accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio europeo per lo stop alla vendita di nuove auto a benzina o diesel dal 2035. "La Lega in Europa farà di tutto per fermare questa follia", ha aggiunto il leader del Carroccio e neo ministro delle Infrastrutture e della Mobilità.

Nel primo voto al Parlamento europeo, lo scorso giugno, la Lega si era già esposta in modo contrario. E a settembre, verso la fine della campagna elettorale, Salvini aveva anche proposto un referendum contro il nuovo regolamento dell'Unione europea, parte del pacchetto Fit for 55 che punta a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, tagliando nettamente le emissioni.

Ma cosa prevede, nello specifico, questo regolamento? L'idea è quella di eliminare progressivamente le auto inquinanti dal mercato europeo, andando verso uno scenario emissioni zero. Il 2035 è l'anno in cui, secondo l'accordo raggiunto, si dovrebbe mettere al bando l'immatricolazione di nuove auto a benzina o diesel, ma già nel futuro più immediato è previsto un percorso di riduzione delle emissioni.

Entro il 2030, quindi tra meno di dieci anni, si dovranno infatti tagliare le emissioni di CO2 prodotte dalle auto del 55%. Per i furgoni, invece, l'obiettivo è di una riduzione del 50%.

Nel 2026, tra meno di quattro anni, la Commissione dovrà comunque fare il punto sui progressi raggiunti, valutando l'andamento della transizione in questo settore anche per capire se sarà necessario o meno fare aggiustamenti di percorso per quanto riguarda il raggiungimento dell'obiettivo finale.

Non solo. L'esecutivo Ue dovrà anche tenere in considerazione il progresso tecnologico fatto. "Questo accordo manda un forte segnale al settore e ai consumatori: l'Europa sta abbracciando la transizione verso una mobilità a emissioni zero. Le case automobilistiche europee stanno già dimostrando di essere pronte a fare un passo avanti, con l'arrivo sul mercato di auto elettriche e sempre più convenienti. La velocità con cui questo cambiamento è avvenuto negli ultimi anni è notevole. Non sorprende che questo fascicolo sia il primo dell'intero pacchetto Fit for 55 in cui gli Stati membri e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo finale", ha commentato il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans.

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